“È stato facile dire sì al Toro – le prime parole di Ricci in granata – perché è una grandissima piazza storica e perché lo reputo l’ambiente giusto per crescere, sia col mister che coi miei nuovi compagni, e fare qualcosa di grande“. Da sempre all’Empoli, “in questo lavoro prima o poi arriva il momento di fare il salto. Ci tengo a ringraziare tutto l’Empoli ma adesso penso al presente e al Torino“. I granata li ha affrontati da avversari e si sono dimostrati “una squadra tosta, molto fisica, con grandissimi giocatori e che fa dell’intensità la sua arma principale. Juric? Mi aspetto un tecnico molto duro, severo, ma per un giovane è la migliore cosa. Penso che possa farmi crescere“. Per Ricci maglia numero 28: “E’ il giorno del compleanno del mio babbo, ormai ce l’ho tatuato addosso“. Oltre al calcio, il classe 2001 è iscritto anche all’università: “Studio Economia, cerco di portare avanti anche questo percorso – dice l’ultimo acquisto del presidente Urbano Cairo, che per strapparlo all’Empoli ha messo sul piatto circa due milioni di euro per il prestito e oltre otto per il riscatto – penso che sia un’opportunità per aprirsi al mondo intorno a noi. Il calcio è importante, ma non c’è solo quello“.
(fonte tuttosport.com)
-Samuele, ritengo sia superfluo darti il benvenuto in quanto stai ricevendo l’abbraccio di tutti i vecchi e giovani cuori granata. Finalmente un regista agognato da anni e per di più giovane che, sotto la guida sapiente di Juric, non potrà fare altro che migliorare. Senza fare voli pindarici mi ricordi l’arrivo di un “certo” Eraldo Pecci ,giunto anch’egli giovane tra le nostre fila ( ANNO 1976 !!!).Ti auguro di cuore una carriera analoga e con analoghi successi.
FVCG (ora e per sempre).