Finito il calciomercato invernale edizione 2022, uno dei più movimentati degli ultimi anni, arriva il tempo dei giudizi e delle pagelle. Molte testate e opinionisti si sbizzarriscono, con lodi sperticate al mercato della supericapitalizzata Juventus, che non si fatta mancare (quasi nulla) e critiche spietate alle squadre che non hanno sostanzialmente ritoccato i propri organici. Non entreremo nel calderone del dibattito delle pagelle perché poi, come al solito, sarà il campo a giudicare. E’ interessante semmai riportare una classifica delle società europee pubblicate da sport sky. Nelle prime 20 posizioni troviamo due italiane; oltre alla Juventus, che ha un deficit di 68,7 milioni e che occupa la seconda piazza in assoluto, troviamo un inaspettato Genoa con un saldo negativo di poco inferiore ai 20 milioni. La proprietà americana ha lavorato per il presente ma soprattutto in ottica futura, con giovani prospetti. Qualche curiosità: tra i 20 team spiccano 7 inglesi, di cui il Newcastle si può mettere al petto l'effige di club spendaccione con un saldo negativo di ben102 milioni(!!). Il Barcellona, dopo anni di magra, si prende la terza piazza con un saldo negativo di 55 milioni. Dal quarto al settimo posto si parla solo inglese: Liverpool, Aston Villa, Tottenham e Watford presentano posizioni debitorie che vanno da 45 ai circa 25 milioni del Watford.  In definitiva il calcio oltremanica si conferma assai ricco, un po’ per la presenza di proprietà con notevoli mezzi finanziari, spesso stranieri, e un po' perché è destinatario di fondi, derivanti da tv e merchandising, che in Italia ci sogniamo. Tornando al tema iniziale, quello che conterà, a fine anno, non sarà chi ha speso di più ma a chi ha speso meglio.  Ecco perché ogni pagellone oggi rischia di essere legato a fattori solo emotivi e poco razionali.


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