27^ GIORNATA DEL CAMPIONATO DI CALCIO - SERIE A - STAGIONE 2021/2022

DOMENICA, 27 FEBBRAIO 2022, ORE 12,35.

TORINO  -  CAGLIARI:  1  -  2

MARCATORI: BELLANOVA (C) al 21° p.t.; BELOTTI (T) al 9°, DEIOLA (C) al 17° s.t.

TORINO (3-4-2-1): MILINKOVIC-SAVIC; DJIDJI, BREMER, RODRIGUEZ; VOJVODA (dal 24° s.t. SINGO), LUKIC (dal 40° s.t. RICCI), POBEGA, ANSALDI; BREKALO (dal 24° s.t. SANABRIA), PJACA (dal 40° s.t. SECK); BELOTTI (Cap. - dal 33° s.t. PELLEGRI).    ALL.: JURIC

ESPULSI: NESSUNO.

AMMONITI: POBEGA e SINGO per gioco scorretto.

CAMBI DI SISTEMA: dal 33° s.t. 3-4-3.

 CAGLIARI (3-4-1-2): CRAGNO; GOLDANIGA, LOVATO (dal 45° s.t. CEPPITELLI), ALTARE; BELLANOVA, DEIOLA, GRASSI, DALBERT; MARIN; PEREIRO (dal 15° s.t. PAVOLETTI), JOAN PEDRO (Cap.).   ALL.: MAZZARRI

ESPULSI: NESSUNO.

AMMONITI: LOVATO, GOLDANIGA, DALBERT per gioco scorretto. PAVOLETTI per comportamento non regolamentare. 

CAMBI DI SISTEMA: NESSUNO.

ARBITRO: VOLPI di Arezzo. VAR: NASCA di Bari.

L’ultima vittoria del Toro risale al 15 gennaio 2022, quando sconfisse a Genova la Sampdoria con il punteggio di 2-1. Dopo ci sono state due sconfitte casalinghe, contro squadre alla portata dei granata, cioè il Venezia, che oggi ha perso 3-1 in casa dell’Hellas Verona, e appunto il Cagliari, un pareggio rocambolesco tra le mura amiche contro il Sassuolo, e l’1-1 maturato la settimana scorsa nel Derby della Mole disputato all’Allianz Stadium. Il bilancio sinora maturato è in passivo, con 11 sconfitte, 9 vittorie e 6 pareggi. All’appello manca il recupero che si dovrà disputare in casa dell’Atalanta. La bella prova fornita dal Toro in casa della Juventus faceva ben sperare, invece oggi i granata contro il Cagliari sono parsi involuti e troppo prevedibili.  Va detto che Cragno, il portiere dei cagliaritani è stato il migliore in campo, perché ha sfoderato almeno tre parate difficili, una delle quali, su tiro al volo di Pjaca, addirittura strepitosa, con la palla che è stata deviata dal portiere sulla traversa, e poi fatta sua. L’ex Mazzarri, peraltro sempre polemico, ha messo bene in campo la squadra con Marin che giostrava tra centrocampo e attacco, e con le fasce ben controllate da Bellanova (che ha segnato il suo  primo gol in Serie A) e Dalbert, che ha impegnato non poco Vojvoda, meno brillante delle altre volte.  La prima rete dei sardi è scaturita da una grave disattenzione della difesa granata, che è stata presa in contropiede da una rimessa laterale, con  Lukic e Ansaldi che non hanno coperto a dovere. E il raddoppio del Cagliari è stato propiziato  da un colpo di testa del subentrato Pavoletti, che ha liberato Deiola, il quale ha insaccato alla sinistra di Milinkovic-Savic. Pavoletti si trovava in off-side quando Deiola ha calciato, ma sia l’arbitro, sia il VAR hanno giudicato ininfluente la posizione di Pavoletti, che non avrebbe limitato la visuale al portiere granata. Il Gallo Belotti ha realizzato la sua seconda rete consecutiva, dopo quella segnata in casa della Juventus: una bella punizione calciata da Brekalo, deviava nell’area cagliaritana, è pervenuta sul piede destro del granata che ha momentaneamente pareggiato i conti. Questo Toro è ancora molto dipendente da Belotti, che è stato un trascinatore generosissimo, e ha come sempre subito una quantità industriale di falli ad opera del suo marcatore, Lovato, un buon centrale di difesa, a cui è stato però risparmiato il secondo giallo. Non si è capito perché Juric abbia sostituito Brekalo, il quale avrebbe potuto inventarsi qualcosa, forte delle sue qualità e del suo estro; sarebbe stato meglio, forse, richiamare Pjaca, che dopo il bel tiro al volo ottimamente respinto da Cragno, non si è visto molto in campo, lasciandosi andare ad alcuni preziosismi inopportuni, considerato l’andamento della partita. Abbiamo assistito al non gioco della squadra di Juric, che deve assolutamente ritrovare lo spirito che aveva manifestato in diverse occasioni, ma che ultimamente non si vede più. E la difesa va registrata a dovere perché il primo gol dei cagliaritani è scaturito da una rimessa laterale, che ha sorpreso inspiegabilmente, se non con una grossa ingenuità e disattenzione, la retroguardia granata. Quando si assiste a parate strepitose come quelle effettuate da Cragno, ci si chiede se sia il caso di continuare a dare fiducia a Milinkovic-Savic, perché il portiere granata sembra peccare di sicurezza, fattore che si ripercuote sulla squadra, e in particolare sui difensori. Il sogno Europa è praticamente svanito dopo la prestazione contro il Cagliari, ma perlomeno il Toro è chiamato a condurre a termine questo campionato con maggior determinazione, conscio delle sue potenzialità.

Franco Venchi     


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