Cairo, il voto al Torino, lo stadio, il futuro di Juric e Belotti

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Urbano Cairo
Urbano Cairo

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Con il Torino reduce dal doppio successo contro Bologna e Lecce, il patron granata Urbano Cairo ha parlato ai microfoni della rubrica La Politica nel Pallone: “Aspettiamo a dare voti definitivi al Torino, ma certamente è positivo: un 7+. A Lecce è stata una bella partita, ben giocata con attenzione a non prendere gol e a farli. Una squadra bella compatta, su un campo difficile dove c’era molto vento. Molto bene, i ragazzi mi sono piaciuti – ha aggiunto Cairo – hanno dato continuità alla vittoria contro il Bologna. Siamo soddisfatti, c’è un bel potenziale ma non dobbiamo fare volti pindarici. Pensiamo partita per partita, cercando di ottenere il massimo. Sanabria dopo i Mondiali ha già fatto 5 gol, sta facendo bene come tutta la squadra. Siamo sulla strada giusta dobbiamo continuare così cercando di andare avanti. Perchè ci sono tanti giovani che stanno crescendo bene, così come giocatori esperti come Linettyche sta facendo molto bene e che in una squadra sono molto importanti“.

Cairo e il rinnovo di Juric

Juric? Stiamo facendo un ragionamento per il rinnovo, da parte nostra c’è la voglia così come da parte sua c’è una riflessione. C’è ancora un contatto di un anno, io credo che un progetto debba essere almeno triennale“. Il patron granata ha poi aggiunto: “Non a caso ho cercato di accontentarlo prendendo un giocatore come Ilic per cui ho fatto una ‘pazzia’ da 17 milioni. È il secondo maggiore investimento dopo Verdi, che purtroppo non è andato come avremmo voluto“.

Le parole sull’addio di Belotti

Con Belotti abbiamo fato 7 anni insieme, ha fatto tanti gol per noi e io preferisco ricordarlo così. E’ stata una bella pagina. Gli faccio un in bocca al lupo sincero, ormai il passato è passato. Un ritorno? No, noi dobbiamo pensare con il mister ai nostri giovani di prospettiva

Così Cairo sul discorso stadio

Riuscire ad ottenere l’organizzazione degli Europei del 2032 sarebbe importantissimo, perchè questi eventi importanti danno una spinta a tutta la città e al paese che è importantissima. Darebbero una spinta alla costruzione di stadi nuovi, una situazione positiva per tutto il calcio italiano“. Urbano Cairo ha poi concluso: “Servirebbe un modo più facile per fare gli stadi, perchè chi ha dei progetti è limitato dalla burocrazia. Noi abbiamo una interlocuzione con il Sindaco e se ci saranno le condizioni potremmo acquistare l’Olimpico Grande Torino alle stesse condizioni con cui la Juve acquistò l’area dove ha costruito il suo stadio“.

(fonte tuttosport.com)

11 Commenti

  1. Venditore di fumo, non riesce a smentirsi! È più forte di lui. Gli dai l’occasione e giù di cazzate a ripetizione. Ma come puoi parlare tu di costruzione di nuovo Stadio quando sono diciotto anni che aspettiamo il completamento dei lavori al Fila e l’inizio di quelli al Robaldo? Ma allora lo fai apposta! Ma allora vuoi proprio sentirtelo dire che sei una testa di caxxo!! PS: redazione, vi ricordo sempre che l’epiteto gode dell’immunità da sdoganamento di cui al rapporto di dipendenza del nostro direttore sportivo. Giusto per non essere “cassato” ad ogni piè…

  2. Incensa da parte suo il proprio operato.
    Alcune cose sono non del tutto false,ad es.il Fila ceduto da Cimmi.
    Certo,investire su qualcosa di nn tuo è sempre un azzardo,del resto il Fila nn lo comprera’ mai,nn parliamo del Grande Torino,al netto delle sue criticità.
    Sul Robaldo siamo oltre il ridicolo

  3. Dedicato a tutti coloro che hanno occhi per vedere e orecchie per ascoltare. Il resto sono solo chiacchiere…
    Il proprietario dell’Atalanta, Stephen Pagliuca, ha parlato alla CBS Sports del suo rapporto con il club, un anno dopo l’arrivo a Bergamo. “La famiglia Percassi è uno dei grandi motivi quando abbiamo deciso di puntare sull’Atalanta. Li abbiamo conosciuti tramite un mio partner in Italia, Luca Bassi, e c’è stato feeling. Stavano cercando di costruire una squadra e un brand globale come abbiamo fatto noi con il Celtics. Io ho origini italiane, quando sono stato a Bergamo mi sono sentito proprio come a casa, le persone sono incredibili e vivono davvero per la loro squadra. Sono diventato un fan del calcio, negli anni 70 vivevo in Olanda, non c’erano altri sport e la televisione non faceva vedere molto”.
    Qual è il processo per arrivare al livello di Juventus, Inter e Milan?
    “La chiave è il fantastico lavoro dei Percassi è quello che hanno fatto con la loro academy, ci sono oltre 400 ragazzi tra i 6 e i 16 anni, per una città così piccola il settore giovanile è fondamentale. Poi con lo scouting sono riusciti a trovare calciatori come Hojlund e Lookman, per provare a competere con tutti”.
    Su Hojlund.
    “Sì, sono andato con Luca e Lee (Percassi e Congerton, ndr) sua madre ci ha detto che è stata una grande calciatrice, ha giocato in USA nel New Hampshire e aveva molti amici. Gli abbiamo proposto dei biglietti per vedere i Celtics una volta che la stagione sarà finita. Hojlund ha un fisico impressionante, quando l’ho incontrato sono rimasto sorpreso avesse 19 anni, fisicamente era più forte di alcuni giocatori dell’NBA che abbiamo qui. È 1,91, è veloce, è sinistro, il nostro scouting ha fatto un grande lavoro, lo volevamo davvero molto”.
    Sulle statistiche.
    “Vent’anni fa con i Celtics non c’era un dipartimento di statistiche, abbiamo deciso di aggiungerlo noi. È stato un successo per la nostra strategia, per lo scouting, per acquistare calciatori. Stiamo facendo lo stesso con l’Atalanta, il grande lavoro fatto da Percassi e Congerton… Lui ha grande esperienza in Premier League, Luca ha giocato nel Chelsea, sanno quello che devono fare”.
    Gasperini è venuto a Boston…
    “Abbiamo avuto tutti qui, gli abbiamo regalato un pallone da basket dei Celtics, autografato, che ha in ufficio. Lo staff ha assistito a una parte, Gasp si è seduto a bordo campo, al centro dell’azione. Ha incontrato i nostri allenatori e confrontato le schede, ci sono delle somiglianze per aiutare i giovani a migliorare, crescere con talento”.

    Gasperini potrebbe essere il quindicesimo uomo dei Celtics?
    “L’allenatore Gasperini sarebbe come Marcus Smart, è duro, si allena, vuole disciplina, si tuffa sulle palle vaganti. Ecco, sarebbe lui”.

    Per un italo-americano, cosa significa possedere un club in Serie A?
    “Sono molto onorato e contento, mi riporta indietro alle mie radici, da dove viene mio padre. C’è sempre emozione quando torno in Italia, c’è una parte della mia famiglia lì, in montagna. La famiglia Percassi si è comportata in maniera fantastica”.
    Quanto speciali sono i tifosi?
    “Sono incredibili, mi sembra molto i tifosi dei Celtics. Vengono tutti allo stadio, cantano tutta la partita, qualsiasi sia il risultato. Ogni bambino a Bergamo viene omaggiato con una maglietta. Il club è un collante per la community”.

  4. Urbanetto potrebbe imparare molto dai Percassi. Sopratutto per lo scouting e la promozione del Toro nelle scuole e tra i giovani. Ma prima di tutto dovrebbe dare strutture al Toro. Senza Robaldo, un Fila migliore, e continuita´nelle scelte tecniche, non si andra´mai veramente avanti. Lo stadio e´ l´ulitmo dei problemi se alle partite vengono 18000 persone quando va bene. Cairo non capisce che deve strutturare il Toro. Va troppo a rilento perche´vuole l´aiuto dello stato, del comune e via dicendo. Cosi´non va mai avanti. Pero´almeno sullo stadio di proprieta´il comune un passo lo potrebbe fare. Ma non lo fa perche´vuole tenersi lo stadio di proprieta´che viene pagato e mantenuto dal Toro. Ecco qui se Urbanetto volesse potrebbe quantomeno mettere il comune con le spalle al muro facendo un offerta seria per comprarsi lo stadio. Poi si potrebbe trattare.

  5. Eguale eguale a carie. Quando i fatti dicono mentre le parole smentiscono chi le pronuncia. Uno parla di investimenti per far crescere il proprio business e di giovani, quell’altro che i giovani manco li voleva quando ha avuto gratis ilToro ha in mente solo i costi: Vi segnalo soprattutto la parte dove si lamenta che ha messo 1,5 milioni per ilFila senza che sia suo come avrebbe voluto (certo magari con i soldi a fondo perduto di Regione e Comune e delle 7 associazioni di tifosi che fanno parte dei soci fondatori), anzi spendendo dei soldi per lavori straordinari come le famigerate vele. Tranquillo carie se vuoi tornare ad Orbassano e lo capisco perché ti consentiva di mantenere il villino al forte le vele puoi portarle con te e usarle sul mare di Viareggio.

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