Stessa spiaggia, stesso mare
È proprio vero che negli anni sessanta il Torino vinceva di più e si piazzava meglio in classifica?

Stessa spiaggia, stesso mare
Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare ....
Erano i mitici anni sessanta, quelli del boom economico, con gli italiani che scoprivano di poter comperare l'auto, fare qualche giorno di vacanza al mare, insomma permettersi qualche piccolo diversivo.
Così si partiva in comitiva, con la 500, magari la Bianchina, carica fino all'inverosimile, il portapacchi su cui il nastro adesivo taneva insieme valigie e scatole impilate chissà come.
Da Torino verso la Liguria: Loano, Pietra Ligure, per un viaggio che iniziava all'alba e finiva dopo ore di strada e di coda; ad attendere i vacanzieri la classica pensione a gestione familiare, venti camere su due piani ed altrettanti bagni in comune, la pasta al pomodoro a pranzo, la minestrina a cena, ma era tutto quello che ci si poteva permettere.
Perché torno così indietro nel tempo? Perché parlando di calcio, di Torino, tutto mi ricorda .... per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare .... accontentandosi di poco, perché le risorse sono quelle e quelli ricchi vanno altrove, persino a Como, come se lì avessero fatto la storia.
Certo, nel poco ci sarebbe sempre la possibilità di fare meglio, magari con più competenze, magari rischiando qualcosa in più, magari non dando retta al mister di turno che vuole il suo pupillo e fa arrivare .... Niang, Verdi, Ilic, perché "bisogna spendere".
Contestare si contesta, ma a quanto pare serve a poco, perché chi ha i soldi sta distante un bel po' e finisce che sognando il Sultano del Brunei ci presentano Mister X Ciuccariello, Proto il finanziere o Enea Benedetto.
Poi tutto si può fare meglio, magari anche provare a far sì che la Dea bendata si giri qualche volta verso di noi ed il migliore che abbiamo non si rompa il crociato.
Sarà il destino, è evidente, lo era già negli anni sessanta, quando vendevi tutti gli anni i migliori, di diverso vincevamo i derby, anche se la settimana dopo facevamo 0-0 , in casa, contro l'ultima in classifica ed alla fine era metà classifica, tanto se andavi in Europa c'era sempre un Magdeburgo, un Las Palmas, o chi per loro che ti spalmavano come la marmellata e tutto finiva ancora prima di cominciare.
Così mentre aspettiamo il Sultano, l'americano o il cinese, continuiamo ....
per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare.
Maurizio Vigliani