Giovanni Simeone of Napoli during the Serie A match between Napoli and Torino at Stadio Diego Armando Maradona on April 27, 2025 in Naples, Italy.
Giovanni Simeone of Napoli during the Serie A match between Napoli and Torino at Stadio Diego Armando Maradona on April 27, 2025 in Naples, Italy.

Ormai è quasi fatta: Simeone molto probabilmente sarà un nuovo giocatore del Torino. L'attaccante arriva dal Napoli con l'obiettivo di tornare ad essere quell'attaccante prolifico visto soprattutto a Genova, Verona e Firenze, quando mise a segno rispettivamente 14, 17 e 12 gol. In totale sono 73 le marcature del “Cholito” in 298 presenze, a testimonianza del fatto che, se fatto giocare con continuità, Simeone sa essere ancora letale. 

Nel nuovo Napoli di Conte, però, ormai non c'era più spazio per lui: già lo scorso anno, con l'arrivo di Lukaku, molto spesso è stato relegato in panchina ed entrava a partita in corso, mentre in questa stagione, complice anche l'arrivo di Lucca, il suo minutaggio sarebbe stato ridotto ancora di più, con Simeone che non ha preso parte a nessuna amichevole fin qui disputata dalla squadra di Conte, sia a Dimaro che a Castel di Sangro.

 

Anche il Pisa sull'attaccante

Sull'attaccante argentino, però, non c’era solo il Torino. Infatti, il primo club a muoversi per Simeone è stato il Pisa, con il presidente dei toscani che ha ammesso pubblicamente di essere stato interessato al calciatore, pur riconoscendo che si trattava di una trattativa molto complicata, ai limiti del sogno. Ad alimentare l’entusiasmo della piazza nerazzurra è stata anche una curiosa coincidenza: Pisa è stata infatti una delle tappe da giocatore del padre di Simeone, Diego, oggi allenatore dell’Atletico Madrid

Alla fine, però, il Torino ha vinto la concorrenza anche del Pisa, assicurandosi il calciatore con la formula del prestito con diritto di riscatto, che diventerà obbligatorio dopo il primo punto conquistato dal Torino a partire da febbraio 2026. Le cifre dell’affare, rese pubbliche dall’insider di mercato Matteo Moretto, parlano di un prestito oneroso da un milione di euro, con riscatto fissato a 5,5 milioni più bonus fino a un altro milione, per un’operazione complessiva da circa 8 milioni di euro. Un’operazione che, inoltre, conferma ancora una volta i buoni rapporti tra la società granata e i partenopei negli ultimi due anni (vedi le operazioni Buongiorno, Milinkovic-Savic, Ngonge e, appunto, Simeone).

 

Il “Cholo” dietro la scelta del figlio

Nell’edizione odierna de La Stampa emerge un retroscena significativo nella trattativa. Secondo il quotidiano torinese, sarebbe stato proprio il padre dell’attaccante del Napoli a convincere il figlio a firmare per il Torino. Dopo aver scartato l’ipotesi di un approdo al Pisa, dove agli inizi degli anni ’90 era iniziata la carriera italiana del centrocampista argentino, papà Simeone ha ritenuto che il Torino rappresentasse l’ambiente ideale per permettere a Giovanni di tornare protagonista in Serie A. 

Una scelta dettata da valori comuni e da un DNA fatto di grinta, elemento che accomuna sia la storia del club granata sia quella della famiglia Simeone, come dimostrato dai comportamenti del padre in panchina. Così, il “Cholito” ha deciso di rompere gli indugi e accettare la proposta del Toro.


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