Coppa Italia - Empoli Bologna
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Nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del Torino, Marco Baroni, è intervenuto anche il presidente dei granata Urbano Cairo. Il patron del Torino ha parlato non solo della possibilità di cedere la società e di come la scelta di un suo eventuale successore debba essere quanto più accurata possibile, ma anche delle questioni legate al calciomercato della squadra. In particolare, riecheggiano ancora le parole pronunciate il mese scorso, quando dichiarò di voler vedere la rosa pronta al 90% in vista del ritiro a Prato dello Stelvio.

Una promessa importante, che però non è stata mantenuta, anche se lo stesso Cairo non ha voluto fare drammi:

Le parole di Cairo

Io ho parlato del 90% che avrei dato al mister per il ritiro perché quello era il mio assoluto obiettivo e il mio assoluto desiderata. Mio e di Vagnati. Dopodiché non siamo riusciti perché purtroppo il mercato non lo facciamo soltanto noi e purtroppo le dinamiche di mercato a volte sono imprevedibili o comunque ingovernabili. Quindi non ce l'abbiamo fatta, ma comunque se si guarda la rosa del Torino di oggi ci sono tutti quelli che sono i titolari. In una rosa di 25 giocatori al Torino mancano 3 giocatori. Poi chiaramente se vendi un giocatore devi sostituirlo, ma oggi le coppie ci sono dappertutto, tranne per il terzino sinistro e l'esterno destro, mi pare.

A sinistra abbiamo Njie e Aboukhlal che può fare entrambe le cose, e a destra Ngonge. Poi ci sono gli attaccanti Adams, Sanabria e Zapata. Ci manca un esterno che vogliamo prendere, poi dipende da quello che esce. Ce ne mancano 3, possono diventare 4 se esce qualcuno. Ma 3 su 25, se non è il 90% è l'85%. […] No no, attaccante non l'ho detto. Che ruolo sarà? Teniamo carte coperte... Poi se esce qualcuno, si può fare un intervento per prendere un altro. Dipende anche da dove esce: a centrocampo abbiamo sei giocatori...In difesa invece quattro difensori centrali, se ne esce uno deve entrare qualcuno. Poi non c'è uno a sinistro con Biraghi, l'obiettivo è prenderlo. A destra Dembélé, Pedersen e Lazaro. Poi come esterni Ngonge, Aboukhlal, Njie, e ancora Vlasic, Adams e poi c'è Sanabria. Mancano ad oggi tre giocatori: se esce qualcuno, faremo interventi.

Uno dei tre calciatori dovrebbe essere un esterno sinistro

È chiaro che uno dei ruoli al momento scoperti è quello di esterno d’attacco: Ngonge, Njie e Aboukhlal sono, dal punto di vista numerico, insufficienti per garantire quella costanza di prestazioni necessaria per tutta la stagione. Probabilmente il marocchino e il belga saranno i titolari, soprattutto alla luce delle prestazioni dell’ex Tolosa nel precampionato e della determinazione con cui il Torino ha acquistato (anche se in prestito con diritto di riscatto) l’esterno ex Napoli

È evidente, dunque, che manchi una riserva a Ngonge, e i nomi che stanno circolando riguardano soprattutto quella zona di campo: da Oristanio a Elmas, si sta valutando attentamente quale possa essere il profilo giusto per Baroni. Per quest’ultimo, in particolare, potrebbe trattarsi di una pista destinata a infiammarsi a fine mercato, con il macedone ormai fuori rosa al Lipsia.Tuttavia, i nomi per l’esterno sinistro non si limitano al calciatore del Venezia e a quello del Lipsia: c’è infatti un altro profilo, riportato dal sito specializzato TMW.

 

Karlsson come soluzione low cost?

Il calciatore in questione è Karlsson. L’esterno svedese è in uscita dal Bologna e, secondo il portale di calciomercato, anche il Torino avrebbe chiesto informazioni sul giocatore. Sebbene al momento si tratti solo di una richiesta esplorativa, il profilo sembra rientrare perfettamente nei canoni “alla Torino”: in uscita da un club importante (come accaduto a Ngonge), con grande voglia di riscatto (era arrivato in Italia pagato dal Bologna 13 milioni di euro, senza però rispettare le aspettative) e con un costo che, complice la volontà del Bologna di liberarsene, potrebbe risultare accessibile alla dirigenza granata.

Nella scorsa stagione Karlsson ha giocato con la maglia del Bologna fino a gennaio, per poi trasferirsi al Lecce, dove era arrivato deciso a dimostrare le sue qualità ma si è trovato chiuso nelle gerarchie tattiche di mister Giampaolo. In totale ha collezionato 13 presenze con il Lecce (e 7 con il Bologna) lo scorso anno, mettendo a segno un gol nel pareggio contro l’Atalanta e un altro con la maglia del Bologna, nella vittoria a Roma contro la squadra allora allenata da Juric. Chissà che, alla fine, non possa essere proprio lui il nome giusto per la trequarti del Torino.


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