In esclusiva oggi l’intervista ad Andrea Ardito, ex centrocampista che ha vestito la maglia del Toro dal 2005 al 2007. Attualmente è il vice-allenatore della Giana Erminio.

Ci tengo molto a ringraziare Andrea per la gentilezza, la professionalità e la disponibilità.

Buongiorno Andrea. Quali sono i ricordi delle sue due stagioni trascorse al Toro?

Sicuramente ho dei ricordi bellissimi e indelebili. Quelle al Toro sono state due annate dal punto di vista professionale molto positive perché sono state due tra le migliori della mia carriera.
In più vissute nella piazza che aveva un livello di risonanza, di bacino di utenza, di tifo, di storia, la piazza più importante nella quale ho giocato. Sono due anni che rimarranno sempre nella mia testa e nel mio cuore.

Il Toro ha acquistato Rodriguez, Vojvoda e Linetty. Cosa ne pensa di questi acquisti? Cosa si aspetta ancora da parte del Toro per quanto riguarda il calciomercato?

Sono stati sicuramente degli acquisti importanti e funzionali al modo di pensare e di fare calcio da parte di Giampaolo.
Soprattutto Rodriguez e Linetty che hanno già giocato nel campionato italiano. Tra l'altro Linetty conosce già molto bene l’allenatore.
Per quanto riguarda cosa mi aspetto, sicuramente sarà un calciomercato diverso da tutti gli anni perché ci sarà un po' una rivoluzione anche dal punto di vista di pensiero di gioco rispetto a Mazzarri. Dovranno capire quali sono i giocatori della rosa funzionali alla nuova idea di gioco del mister ed eventualmente sostituirli con altri, quindi probabilmente ci saranno ancora diversi movimenti di mercato.

Cosa ne pensa della scelta di affidare la panchina del Toro a mister Giampaolo?

Penso che sia uno degli allenatori migliori in circolazione. Negli ultimi anni ha fatto grandi cose sia a Empoli che a Genova con la Sampdoria e sicuramente avrà una grandissima voglia di rivalsa dopo l’esperienza negativa al Milan.

Il presidente Cairo e il ds Vagnati hanno ribadito che Sirigu e Belotti resteranno in granata. Quanto è fondamentale blindare questi due giocatori?

È fondamentale, ma oltre a essere giocatori importanti sono dei riferimenti nello spogliatoio. Io l’anno scorso sono andato a Bormio a seguire una settimana di ritiro e si vede, si percepisce subito l'importanza che hanno nel gruppo. Quindi,
quando riparti da due capisaldi così, riparti da due ragazzi che sanno cos’è il Toro e trasmettono tutto quello che deve essere trasmesso ai nuovi arrivi.

La prossima domanda riguardava proprio la sua visita a Bormio lo scorso anno durante il ritiro estivo. Quali sono i ricordi e le sensazioni che ha provato?

È stato meraviglioso riassaporare l’ambiente granata, rivedere i tifosi e delle persone con le quali ho condiviso due annate molto belle.
Ho rivisto il presidente, alcuni dirigenti, magazzinieri e massaggiatori.
E mi sono ritrovato dall’altra parte rispetto a dove mi ritrovavo quando vestivo la maglia del Toro, quando passavo dall’albergo al campo e vedevo questa marea di tifosi che venivano a vedere gli allenamenti. L’anno scorso mi è sembrato di essere io il tifoso che andava a seguire gli allenamenti e ho capito cosa provano quelle persone quando vedono i loro beniamini, ed è stato molto bello.

Qual è l’augurio che si sente di fare al Toro in vista della prossima stagione?

L’augurio è quello che la prossima stagione possa essere l’annata in cui vengano ricompattate le due parti, ovvero tifoseria e società. I tifosi dopo la scorsa stagione hanno voglia di avere una squadra che faccia molto bene e penso che sia la stessa voglia che hanno il presidente e i giocatori.
Quindi spero che venga ricreato quel legame che in questi ultimi anni si è deteriorato.

Giovanni Goria


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