Oggi si celebra il 71 anniversario della scomparsa del Grande Torino. In questo 4 maggio così diverso i giocatori del Toro e il popolo granata non potranno salire a Superga. Il pullman della squadra oggi non partirà dal Filadelfia per raggiungere il colle. Oggi capitan Belotti non leggerà i nomi dei caduti scalfiti sulla lapide oltre che nella mente e nel cuore dei tifosi del Toro e degli amanti del calcio.
C’è un grande nemico chiamato Coronavirus, contro il quale tutta l’umanità sta combattendo, che non ci permetterà di avere il nostro solito 4 maggio.
Quanto ci mancherà il giorno del Toro, l’emozione, i brividi e perché no anche le lacrime davanti alla lapide dei nostri Eroi.
Coloro che sono LEGGENDA! Che quel giorno volarono in cielo perché qui non c’era più nessuno da battere.
Loro che sono “linfa vitale” per la storia del calcio mondiale, non solo del Torino F.C., loro che hanno rappresentato la rinascita dell’Italia in un altro periodo buio e sono stati speranza, incoraggiamento e voglia di risorgere.
Proprio per quei ragazzi dal 2015 la FIFA ha istituito il 4 maggio la “Giornata mondiale del giuoco del calcio”. Purtroppo oggi saremo distanti ma uniti in un giorno di riflessione, preghiera e ricordo. Dato che non si potrà raggiungere Superga i tifosi del Toro coloreranno non solo Torino ma diverse parti d’Italia di granata con bandiere, sciarpe e maglie esposte sui balconi. Alle 17:03, ora in cui 71 anni fa ci fu quel maledetto schianto, i tifosi faranno risuonare nelle loro case la stupenda canzone “Quel giorno di pioggia” dei Sensounico.
Torino si colorerà di granata ancora una volta e, come diceva Jimmy Fontana, nel video girato per promuovere questo flashmob: “Torino è bella quando è granata” o meglio, Torino è bella perché è granata!
Gli Invincibili per anni hanno incantato ed emozionato sui campi da calcio grazie alle loro inarrivabili gesta sportive e adesso sono pronti, prontissimi, a godersi lo spettacolo che il popolo granata è pronto a regalargli, nessun virus ci fermerà!
Ce l’ha insegnato proprio capitan Valentino a rimboccarci le maniche nei momenti di difficoltà. Loro ci hanno trasmesso tanto: che i miti fanno bene all’anima e faranno ancora più bene quest’anno ad un popolo “ferito” per questo maledetto COVID-19.
La loro storia vivrà in eterno, il fato ci ha privato di un momento per noi unico e speciale, chissà che non ce ne regalerà in futuro uno di gioia e felicità proprio lì davanti alla lapide per la vittoria di qualche coppa del Torino. È troppo tempo che non succede e non va bene, agli Invincibili glielo dobbiamo.
Usciremo tutti insieme da questo periodo tragico e difficile. Il popolo italiano sta dimostrando la sua unità e la sua forza. Quando si tornerà alla vita normale, perché si tornerà, sarà tutto più difficile ma ci sapremo godere di più la libertà e la vita. Noi siamo l’Italia!
E anche il calcio ci aiuterà a rialzare la testa. Non quello fatto di business e solo di soldi, ma quello genuino, sano, quello in cui contano soprattutto la passione e le emozioni dei tifosi: il calcio del Grande Torino… anche questo lo dobbiamo agli Invincibili. E forse finalmente diventeremo grandi anche noi!
Il Toro non è solo una squadra di calcio, il Toro è molto di più e il Grande Torino è quella fiamma vitale che dovrebbe tornare a splendere in tutto il suo ardore e, anche quando incontreremo vento e pioggia, sapremo sempre proteggerla… più forti di prima.
Il Torino F.C. deve tornare una volta per tutte grande!
Rendiamo orgogliosi di noi i nostri “Campioni”. Adesso è il momento di farlo sul serio.
Facciamo diventare questo 4 maggio da diverso a speciale.
Regaliamogli e regaliamoci questo momento che abbiamo preparato. Dimostriamo ancora una volta, anche se non ce ne sarebbe bisogno, che TORINO SIAMO NOI! Dimostriamo che il loro ricordo è sempre in tutti noi e che proprio dai loro insegnamenti sapremo ripartire. Ma soprattutto facciamo vedere quanto gli vogliamo bene!
Grande Torino per sempre sarà.

Giovanni Goria


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