Non è soltanto il rallentamento del Sassuolo, reduce dalla disfatta del "Maradona" e arrivato alla terza sconfitta consecutiva, a farci tornare a credere nell'obiettivo del decimo posto. Stiamo crescendo, ci stiamo confermando squadra con una forte identità, abbiamo recuperato Dennis Praet, la cui assenza ha provocato squilibri inimmaginabili (attutiti dal gran lavoro dello staff e dalla disponibilità tattica e mentale dei calciatori) e abbiamo inserito senza scompensi e su un buon livello i giovani ultimi acquisti. Non ci resta che continuare l'ascesa, proseguire nel tanto sospirato innalzamento dell'asticella e vincere al "Castellani", dove non siamo mai riusciti prima in campionato, dove soltanto una settimana fa, negli ultimi 10', è stato ribaltato il Napoli, ma dove l'Empoli ha conquistato solo 16 dei 37 punti totali, subendo la bellezza di 40 reti, sulle 62 complessive (quarta peggior difesa).

Gli azzurri sono una delle rose più giovani della serie A, allenate dal tecnico più anziano, Aurelio Andreazzoli (68 anni, di cui oltre 35 trascorsi in panchina), alla sua seconda esperienza nel club toscano, da lui riportato nella massima serie nel 2018, dopo essere stato a lungo collaboratore di Luciano Spalletti, prima all'Udinese e poi alla Roma, dove ha ricoperto il ruolo di assistente dal 2011 in poi anche con Montella, Luis Enrique, Zeman (di cui ha preso il posto, dopo l'esonero, nel Febbraio 2013) e Rudi Garcia per poi ricongiungersi dal 2016 con Spalletti. Gioca un calcio intenso, orientato alla riconquista palla e alle transizioni veloci, che ha come finalità di servire il trequartista (o i due trequarti, a seconda che l'assetto sia un 4-3-1-2 o un 4-3-2-1) alle spalle delle linee di pressione avversarie, ma che non disdegna i continui inserimenti delle mezzali e l'avanzamento costante dei terzini. Ha in Pinamonti il punto di riferimento offensivo, che in molti accostano in futuro alle dipendenze di Juric e che in questa stagione ha raggiunto l'apice delle segnature da professionista (12), avendo imparato a sfruttare la sua forza fisica e la sua abilità tecnica, che dovremo essere in grado di limitare, soprattutto se Bremer darà forfait.

Si preannuncia dunque una gara divertente e spettacolare e vista l'onda lunga di Manchester City-Real Madrid, che ha influenzato anche i risultati nostrani, perché non aspettarsi un punteggio roboante, con ovviamente parecchi granata sugli scudi ? Il ritorno al goal di Praet o Brekalo, la conferma realizzativa di Pellegri, le prime esultanze con la maglia del Toro di Seck e Ricci, un nuovo squillo di un difensore o di un esterno, la terza clamorosa doppietta consecutiva del moderno Valentino Mazzola, Sasa Lukic, magari senza subire l'ennesima rimonta, caratteristica abbastanza usuale nel dna dei toscani, insomma qualcosa che ci faccia urlare, come Gene Wilder, SI PUO' FAREEEE !


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