Vanoli: "Sto bene, travolto da un mare d'affetto". Poi aggiorna sugli infortunati
Le parole del mister granata prima del match tra Torino e Inter in conferenza stampa

L'Inter segna tanto sui piazzati
E' una statistica importanti, è una squadra strutturato. Abbiamo visto i dati e ci lavori, poi durante la partita devi fare attenzione alle seconde palle per non perdere l'uomo. Lo hanno dimostrato in Champions e in campionato, serve massima attenzione.
Sulla partita contro il Venezia
Tutti pensano che io abbia sbraitato al primo tempo e poi mi sono sentito male, ma non è così. Sono entrato negli spogliatoi, a cinque minuti dalla fine ho detto i cambi da fare e ho detto solo una parola: 'Dobbiamo vergognarci'. E mi ci metto anche io, perché sono l'allenatore.
Per questo nel secondo tempo mi sono seduto, volevo vedere una reazione che c'è stata. Mi piace questo aspetto della squadra, da una parte è una debolezza ma vogliamo reagire e lo abbiamo dimostrato con un secondo tempo da Toro.
Potevamo anche vincerla, nel primo tempo non è una questione motivazioni: nei primi 10 minuti eravamo giusti contro una squadra che voleva un risultato importante, mi ha dato fastidio che al primo errore abbiamo abbassato la testa e lo abbiamo pagato. Ma ho capito che non posso stare seduto perché altrimenti mi sento male...
I giovani in Italia
Ho lavorato per otto anni con la Nazionale facendo le categorie. Quando vedo giovani che ho avuto ad alti livello, come Dimarco e Locatelli e Pezzella, è bello: ricordi che anche loro hanno avuto una prospettiva importante. Mi piace lavorare con i giovani, devono avere la loro crescita e poi devono giocare. Mi dà fastidio mettere un giovane con la squadra non motivata, ma deve giocare perché è bravo e per pensare al futuro.
Altrimenti si regala loro un'illusione...Il giovane deve capire che c'è chi arriva subito e chi ha un percorso, io da giovane ho giocato in Interregionale...Il problema è che magari fai giocare un giovane e poi lo mandi in B o in C, non voglio dare loro una delusione. Dembele sta avendo un grande percorso e lo sto tutelando: a volte mi guarda male, ma è un processo. In tutte le parti del mondo, se hai un giovane forte non lo lasci in panchina.