Nicola elogia il Torino e l'idea di gioco di Baroni: ecco le sue parole nel post partita
La sua squadra, al contrario, è ancora indietro dal punto di vista fisico

È vero che siamo ancora nel calcio di luglio, ma le indicazioni che Marco Baroni ha ricevuto dalla sfida di ieri pomeriggio contro la Cremonese sono state numerose. A differenza della partita contro i tedeschi dell’Ingolstadt, contro i grigiorossi si è vista una squadra più in condizione dal punto di vista fisico e, man mano che i nuovi acquisti rientreranno a pieno regime, il Torino potrà davvero iniziare a preparare al meglio la prossima stagione, con la speranza – da parte dei tifosi granata – che il campionato 2025/26 sia migliore rispetto alle ultime annate.
La vittoria contro la squadra di Nicola ha messo in luce un Pedersen completamente trasformato: dopo una strigliata ricevuta dal tecnico durante un allenamento, è cambiato radicalmente e adesso è uno dei migliori di questo ritiro. Resta però ancora del lavoro da fare, soprattutto sul piano del palleggio.

Una vittoria contro una Cremonese ancora in ritardo di condizione
Ma chi è rimasto davvero impressionato – e non poco – dal Torino, è stato proprio il tecnico della Cremonese, Davide Nicola. D’altro canto, la formazione grigiorossa inizierà il ritiro solo nei prossimi giorni e si trova in una condizione atletica nettamente inferiore rispetto ai granata. Inoltre, la dirigenza lombarda è ancora in ritardo sul fronte della campagna acquisti, con Nicola che attende i rinforzi giusti per poter affrontare al meglio la Serie A e lottare fino all’ultima giornata per la salvezza.
Le parole di Nicola
Conosco bene Baroni, è un allenatore che ha fatto la gavetta. Arriva da allenare gruppi forti, come l'ultimo della Lazio. Ho già visto che ha sperimentato. Ho visto un Torino che propone un gioco relazionale, in cui è fondamentale l'interscambiabilità dei ruoli. Ho anche visto una bella gestione della palla che porta tanti uomini sulla linea di difesa avversaria. Il Torino sarà un problema per tutti, poi logico che la squadra ha bisogno di tempo per assimilare le idee di Marco.