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Marco Baroni e Leonardo Colucci
Marco Baroni e Leonardo Colucci

Torino, 14 ottobre 2025 

“Baroni dà retta a Cairo: 3-5-2 contro il Napoli”. È questo il titolo scelto oggi da Tuttosport, che sintetizza il momento delicato che vive il Torino.
Il tecnico sembra intenzionato ad accogliere il suggerimento del presidente Urbano Cairo: cambiare ancora modulo, adattandosi alle pressioni esterne e alle esigenze tattiche, soprattutto in vista dell’impegno contro un avversario di caratura come il Napoli.

Ma dietro a questo cambio tattico si cela qualcosa di più profondo: tensioni, contraddizioni e un’agenda non ancora definitiva per il futuro della panchina granata.

📌 Il contesto: modulo, mercato e contraddizioni

Nei mesi recenti, il Torino ha alternato continui cambi di assetto: dall’idea iniziale del 4-2-3-1, alla variazione verso il 4-3-3, fino all’adozione del 3-4-3 e infine del 3-5-2.  Cairo, parlando al Festival dello Sport, ha espresso il proprio endorsement per il 3-5-2, definendolo un sistema che potrebbe garantire “protezione difensiva” senza rinunciare a forza offensiva. 

Ma questa “costruzione tattica” sembra sconfessare indirettamente le scelte di mercato del club. In estate, gli arrivi – come gli esterni offensivi Ngonge e Aboukhlal – erano orientati verso un assetto offensivo compatibile con un 4-2-3-1 o 4-3-3. Con l’evoluzione tattica forzata, molti di quei giocatori rischiano di restare ai margini, mentre le carenze difensive emergono con forza: pochi centrali, alternanze forzate e costanti adattamenti.

Un’osservazione non da poco: se le scelte di mercato vennero pianificate con un’idea e poi il campo ne impone un’altra, chi paga il prezzo? Il tecnico, la squadra… o la società? Certamente i tifosi.

Coco, Maripan, Israel
Coco, Maripan, Israel

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