Marco Di Bello, arbitro di Torino Roma
Marco Di Bello, arbitro di Torino Roma

Marco Di Bello, alla sedicesima direzione stagionale, conclude positivamente una stagione migliore delle precedenti, anche se si è trattata della prima senza big match dopo diverse stagioni per il direttore di gara brindisino.


La moviola di Torino-Roma: l’analisi dell’arbitraggio di Di Bello

Di Bello

L’episodio più rilevante del match dell’Olimpico Grande Torino si verifica dopo pochi minuti di gara, quando Ali Dembelé rifila un pestone in area di rigore a Saelemaekers, che sta portando il pallone in area di rigore; il penalty risulta sostenibile perché, anche se l’impatto non è particolarmente vigoroso, l’intervento impedisce di fatto al belga di proseguire l’azione. Allo stesso modo, condivido anche la scelta di non punire il calciatore granata con il cartellino giallo; in linea con questo metro di giudizio anche la mancata ammonizione di Cristante per un altro “step on foot”, questa volta a centrocampo, ai danni di Samuele Ricci.

Nel secondo tempo la gara scorre via senza problemi particolari per l’arbitro. L’unico episodio degno di nota è l’annullamento – con overrule da parte del VAR – del gol dello 0-3 segnato da Cristante per un precedente fuorigioco di Angelino.

Sono corretti i provvedimenti disciplinari: giusto il giallo a Celik per fallo su Vlasic e anche quello a Maripàn che esagera con le proteste all’indirizzo del direttore di gara.


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