Samuele Ricci: l'Africa, il Torino e il sogno azzurro
In un'intervista per Vivo Azzurro Tv il centrocampista del Torino ha ringraziato l'ex tecnico Juric.

Il centrocampista del Torino e dell'Italia Under 21, Samuele Ricci, ha condiviso un'esperienza personale che ha segnato profondamente la sua vita: un viaggio in Namibia con la famiglia. In un'intervista per Vivo Azzurro Tv, Ricci ha raccontato come l'incontro con bambini e famiglie sorridenti, nonostante le difficili condizioni di vita, abbia cambiato la sua prospettiva: "Per me viaggiare è importante e mi aiuta a preservare il mio equilibrio".
Ricci parla del prossimo Mondiale

La corsa verso il Mondiale inizierà tra due settimane, a Oslo con la Norvegia gli Azzurri sono attesi subito da un esame molto impegnativo: “La Nazionale di oggi è consapevole delle proprie potenzialità, è una nazionale matura. Ci sono tanti giovani, è vero, ma molti giocano ad alti livelli e imparo tanto da loro”.
I dubbi iniziali con Juric

Riguardo al suo percorso nel Torino, Ricci ha inizialmente avuto dubbi sul modulo di gioco, ma ha riconosciuto l'importanza del tecnico Ivan Juric nel suo sviluppo: "Devo solo dirgli grazie per quanto sono cresciuto dal punto di vista del calciatore e dell’uomo".
A ventitré anni sa già che vuol dire indossare la fascia da capitano e, con oltre 100 presenze in maglia granata, è ormai un punto fermo della squadra di Paolo Vanoli: “Mi sono sempre sentito un po’ più grande rispetto alla mia età – racconta nella rubrica ‘Questo sono io’ - caratterialmente sono sempre stato predisposto ad essere autonomo e, anche per via del calcio, sono andato a vivere da solo prima”.