Ieri alle 20 si è conclusa la sessione di calciomercato invernale e quindi è tempo di trarre i primi bilanci.
In casa Toro non ci sono bilanci da fare o meglio, il resoconto è molto negativo per non dire disastroso e oltre ogni limite. Zero acquisti, unica squadra insieme alla Lazio (però vincitrice della Supercoppa a dicembre contro la Juve e attualmente terza in classifica).
Ormai è la terza sessione di mercato invernale di fila che il Toro non compra nessuno. Purtroppo gli anni precedenti hanno dimostrato dove porta questa scelta: a non arrivare mai a raggiungere l’Europa, salvo per demeriti altrui, come l’anno scorso in seguito ai problemi di fair play avuti dal Milan.
Questi dati sono sconcertanti.
Solo uscite con le cessioni di Parigini e Iago Falque. Scelta inspiegabile: una società non dovrebbe mai privarsi di un giocatore con le evidenti qualità dello spagnolo. Ci tengo a sottolineare che ieri sui suoi profili social Iago ha voluto salutare il Toro e i suoi tifosi con una lettera molto bella dimostrando, ancora una volta, di essere un grande uomo.
Ceduto anche Bonifazi e ieri l’ultima delusione con il ritorno di Laxalt al Milan,dopo solo sei mesi in granata. Nessun rinforzo per rimpiazzarlo, il suo posto molto probabilmente sarà preso dal Primavera Singo.
Con la scelta di non fare il mercato è anche aumentata la frattura tra squadra e tifosi, altro errore molto grave.
C’era bisogno di almeno un rinforzo a centrocampo e un altro davanti, ancora di più se fosse partito Zaza, ieri molto vicino all’Inter.
Purtroppo quella del Toro ormai pare diventare una stagione di transizione per porre fine all’era Mazzarri e ripartire con un nuovo progetto la prossima estate.
Per quanto riguarda la Primavera di Sesia ieri diversi movimenti sia in entrata che in uscita. Molto bene dunque, poiché aveva bisogno, come la prima squadra, di cambiare marcia. In questo caso sono stati bravi il ds Bava e Fabbrini, ovviamente poi sarà il campo a confermarcelo o no.
Tornando alla prima squadra purtroppo l’errore di non fare mercato si pagherá, speriamo naturalmente di sbagliarci.

Giovanni Goria


💬 Commenti