Ecco le parole del Presidente Urbano Cairo nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Moreno Longo: "Per quanto riguarda Mazzarri abbiamo deciso insieme di risolvere il contratto: era il momento di farlo e lui stesso ne era consapevole.

Moreno Longo è una vecchia conoscenza per me e per tutti i tifosi del Torino: è cresciuto nelle giovanili granata, ha esordito in Serie A con questa maglia e poi è tornato qui da allenatore nel settore giovanile. Con lui abbiamo vissuto momenti bellissimi nel settore giovanile vincendo lo Scudetto e la Supercoppa Italiana di categoria.

Mi chiese di potersi cimentare con il calcio dei grandi e così andò alla Pro Vercelli. Gli dissi che lo stavo solo mandando in prestito: ero sicuro che le nostre strade si sarebbero nuovamente incrociate. Sono felice di dare a Moreno il benvenuto e il bentornato oltre ad un grosso in bocca al lupo.

Io mi sono speso molto perchè credevo tanto in Mazzarri e continuo a stimarlo. Dopodiché lo scorso anno le cose sono andate bene, con un ottimo girone di ritorno. In questa stagione le cose sono state più altalenanti: ci sono state troppe sconfitte e questo non ha dato un'immagine positiva. Oltre a ciò siamo stati anche estromessi dall'Europa League, pur con l'attenuante di aver affrontato una squadra più avanti di noi nella preparazione.

Meno di un mese fa questa formazione ha vinto a Roma e la scorsa settimana ha giocato bene a Milano. C'è però stata un'involuzione importante contro Atalanta e Lecce. I calciatori sanno che non sono partite che possiamo permetterci di fare.

Con i giocatori non ci siamo parlati molto. La rosa è di buonissima qualità: è la stessa che ha raggiunto il settimo posto, con l'aggiunta di Verdi e l'uscita di Iago Falque. Quest'anno al termine del girone di andata avevamo gli stessi punti dell'anno scorso, ma ci sono state più sconfitte. Al netto di questo la rosa ha delle ottime qualità.

Io sono per natura un ottimista esagerato. Ora però credo sia fondamentale per noi essere focalizzati sul "day by day", pensare partita dopo partita.

Ora andrò al Filadelfia per parlare alla squadra e presentare il nuovo mister.

Perché la scelta di Moreno Longo? Sicuramente Longo ha una serie di caratteristiche positive che abbiamo visto in lui e che già avevo intuito quattro anni fa quando poi andò alla Pro Vercelli. Era giusto che facesse un'opportunità tra i grandi, ma ci era rimasta in testa l'idea che se ci fosse stata la possibilità la scelta giusta sarebbe stata Moreno Longo.

E' giovane, granata fino al midollo e possiede grande determinazione. Ha tutte le caratteristiche per fare bene. Ora sta a noi metterlo nelle condizioni di rendere al meglio. Alla squadra toccherà invece dare la massima disponibilità.

Il dissenso nei miei confronti credo si possa capire perchè c'era l'aspettativa di un campionato migliore. E' normale che ci sia malumore e malcontento: è una cosa assolutamente comprensibile ed è già avvenuta in passato. Bisogna avere la forza, in questi momenti, di accettare e capire il dissenso e prenderlo come stimolo per migliorare. Bisogna sempre mettersi in discussione. Questo dissenso va tenuto in considerazione e rispettato, ma deve essere allo stesso modo uno stimolo.

Per quanto concerne il Filadelfia chiuso dico questo: io sono un editore e per mia natura sono aperto a tutte le voci. Moreno ha detto che per lui tenere il Fila aperto è positivo e importante, e io sono ben felice di tenerlo aperto. Fosse per me lo terrei aperto tutti i giorni, poi è chiaro che il giorno prima o due giorni prima della partita è meglio non farlo per poter provare schemi particolari, nascondendo la tattica agli avversari. 

La Curva Primavera? L’ultima cosa che io vorrei è che fosse messa in pericolo l’incolumità dei nostri tifosi e di tutti quelli che vengono allo stadio. Negli ultimi due anni abbiamo aumentato il numero di steward impiegati durante le partite. Per le gare contro il Napoli e l'Inter non c'erano limitazioni di vendita da parte dell'Osservatorio Nazionale sulle Maifestazioni Sportive, che ha autorizzato le modalità di vendita attuate, come già accaduto nelle stagioni precedenti.

Il mercato del mese di gennaio, come accaduto l'anno scorso, è stato gestito con il tecnico Mazzarri e in questo caso con il DS Bava. Si è deciso di cedere alcuni calciatori affinché potessero acquisire minutaggio fino alla fine del campionato.

Il fatto di non aver preso nessuno è stato per accontentare il mister che voleva una rosa corta senza scontenti in spogliatoio per il fatto di giocare poco o nulla. Per questo motivo abbiamo evitato di fare innesti. Negli ultimi giorni stava maturando un'operazione che però non è andata in porto perchè la squadra cedente ha deciso all'ultimo di non privarsene. In questo modo abbiamo in mente di dare maggiore spazio a giocatori giovani, che se lo meritano.

Sono quasi 15 anni che sono Presidente del Torino e ho dedicato una marea di tempo, emozioni, impegno, non considero gli investimenti fatti. Il Toro l’ho sempre sentito come una squadra speciale, era la squadra di mia mamma. Lo presi anche perché lei mi spinse a prenderlo e a entrare in un mondo che non conoscevo”.

(torinofc.it)


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