Toro si è toccato veramente il fondo

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Torino-Atalanta 0 a 7. Cosa dire? Ieri al Grande Torino è avvenuto l’inimmaginabile, una catastrofe e si è veramente toccato il fondo. Il fatto che, in 113 anni di storia, il Toro non abbia mai perso in maniera così clamorosa la dice lunga. La formazione di Gasperini dilaga, gioca un’ottima gara, soprattutto un grande primo tempo, dove la squadra nero azzurra non sbaglia praticamente niente.
Come detto da mister Mazzarri e da Belotti a fine partita quella di ieri sera è stata una prestazione incommentabile. E l’inevitabile analisi spetta a staff tecnico e giocatori farla oggi.
Però adesso che, ripeto, si è toccato il fondo… basta! Il Toro chiede scusa ok, la squadra è in ritiro va bene ma se non si cambia non si farà mai quel passo in avanti che il Toro deve fare e che il popolo granata si merita.
È difficile, anzi incomprensibile, la scelta di non esonerare l’allenatore dopo una prestazione del genere. Dal punto di vista personale non ho niente contro Mazzarri ma adesso nessuno è più difendibile. Società, allenatore, giocatori, nessuno!
Se il lavoro fatto finora non ha portato risultati bisogna cambiare, perché è proprio nel cambiamento che c’è crescita.
Ma parlare di provvedimenti in maniera astratta non serve a niente. Bisogna dare gli strumenti perché ciò avvenga, spiegare cosa si intende e allora mi aspetto: ovviamente altri risultati in campo, altro livello di prestazioni, da troppo tempo i tifosi del Toro si lamentano (giustamente) del non gioco, il Fila aperto almeno una volta alla settimana ai tifosi per assistere all’allenamento e fatti concreti, basta chiacchiere, per portare avanti le questioni Robaldo e Filadelfia.

Mancano pochi giorni alla fine del calciomercato e l’unica operazione che è stata fatta è la cessione di Bonifazi alla Spal. Bisogna rinforzare l’organico, non si può stare ogni anno a guardare le altre squadre muoversi. Il mercato di riparazione avrà pur un motivo di esistere. Il Toro ha un grande bisogno di “riparare” la squadra, soprattutto con un giocatore di spessore a centrocampo, un regista. Inoltre, aspetto molto importante, ricompattare l’ambiente e lo spogliatoio.
Adesso tocca al Toro fare ciò che faceva in campo Valentino Mazzola (del quale ricorre oggi il compleanno: auguri capitano, ovunque tu sia) rimboccarsi le maniche.
Martedì c’è una sfida molto importante contro il Milan in Coppa Italia e non si può più sbagliare. La Coppa Italia è un obiettivo importante e stimolante per i granata. Può, anzi deve essere, l’occasione giusta per trasformare il bruciore, la vergogna, la delusione di ieri in energia positiva, motivazione, carica e grinta.

Giovanni Goria

4 Commenti

  1. Ma parlare, scrivere, sfogarsi, sperare, ha ancora senso? Io sinceramente mi chiedo, ha un fottutissimo senso? E la risposta che mi sono dato è NO. Riescono a farmi schifo anche nelle reazioni che hanno, questi dilettanti allo sbaraglio, in situazioni del genere.
    “Io nelle difficolta non lascio?????”
    “Su Mazzarri non ho niente da dire????”
    Cairo e Mazzarri, vi auguro di agonizzare come ci state facendo agonizzare a noi tifosi e a noi Toro da 15 anni.
    Non meritate piu neanche il rispetto, perché voi non lo avete con noi.
    Fate schifo, vi auguro tutto il male di questo mondo.
    Perche anche nelle peggiori sconfitte bisogna sapersi muovere…e voi fate schifo anche in questo caso.
    Vergogna

  2. -Giovanni Goria ;Passare il turno di coppa contro il Milan a San Siro ? In queste penose condizioni ? La tua speranza ha dell’incredibile ( ma anche dell’encomiabile)altrettanto però la trovo alquanto stridente con la attuale disastrosa realtà.
    Ammesso e non concesso (proprio non so con quale miracolo ) di passare il turno, ti devo ricordare io chi sarebbe la nostra prossima avversaria ?
    Pur dispiacendomi,e non poco, di essere come ormai sempre estromessi dalla coppa,ricevere nuovamente una umiliazione analoga a questa e soprattutto” da chi”,per me e per altri vecchi e nuovi cuori granata sarebbe del tutto insopportabile.Tanto vale uscirne a San Siro,però almeno a testa alta.
    FVCG (ora e per sempre)

  3. Il problema è che l’agonia di Cairo e Mazzarri è anche l’agonia del nostro povero Toro. E stiamo attenti che una volta che il Toro è morto, come qualcuno ha scritto da altre parti, che Cairo non si venda anche il cadavere

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