Lo stop del campionato, la contesa sulla ripresa degli allenamenti: il calcio si ferma, ma i presidenti continuano a progettare il futuro. Di tutto questo e dell’emergenza coronavirus ha parlato Urbano Cairo, presidente del Torino, che a La Stampa spiega: “Se penso che nell’assemblea di Lega del 10 marzo c’era ancora chi parlava di allenarsi e di tornare a giocare, è logico che si sia perso tempo. Quei discorsi, a risentirli ora, sembrano lunari. Io lo dissi subito ‘se non prendiamo decisioni drastiche, anche spostare i tifosi contribuirà ad aumentare esponenzialmente i contagiati’”.
SULLA LEGA – “Questa emergenza ci ha compattato, c’è più unità di prima. Molti falchi sono diventate colombe anche se è rimasto qualcuno che vuole fare il fenomeno, che rompe il fronte per avere vantaggi. Furbizie, atteggiamenti di piccolo cabotaggio. Non è il momento”.
SU LOTITO E DE LAURENTIIS – “Loro in direzione opposta? Lo chieda a loro. Solo, mi sembra una follia sostenere una tesi sulla base dei dati del contagio. Dire “la mia regione non ha problemi” con una situazione così in evoluzione è una frase infelice. Poi esplode il virus a Fondi e allora…”.
SUGLI ALLENAMENTI SETTIMANA PROSSIMA – “Intanto ci sono almeno 16 società che non la pensano così”.
SU LAZIO E NAPOLI – “Perché hanno rotto il fronte? Immagino per interessi sportivi. Forse per avvantaggiarsi nella preparazione”.
(fonte calciomercato.com)
Quando ce ne liberate?
Probabilmente parliamo di 2 persone differenti. Ma vale per entrambi.
Comunque una delle poche cose giuste dette quest’anno
lui che parla di fenomeni è meraviglioso. lui che parla d’interessi,altrettanto.
lo so,è un momento grigio,ma un sorriso facciamolo,non guasta.
Corti,sto leggendo il librone di Carlo Massarini,Dear mr Fantasy,non male,davvero non male
Sempre se quest’estate sarà finito quest’incubo (parlo di quella cosettina, quel mezzo bluff che non vale l’influenza, quella cospirazione americana per infettarsi da soli, quella che i calciatori inglesi eh molti di più, quella che solo noi in Italia, gli altri coi governi seri, niente, e via ciarlando)
dicevo, io credo, spero, che saremmo tutti a goderci un po’ la vita sotto il sole, fregherà i cazzi dei tribunali e del nanetto. E’ un augurio.
Topotoschi, sono sicuro che quel libro è interessante, Massarini ha avuto parte in un sacco di cose relative alla musica, la sua trasmissione era molto figa, nei primi anni ’80 compravo abitualmente la rivista Popster, nella quale lui era coinvolto. Io sto leggendo “Memorie di Adriano” della Yourcenar, che confesso fino ad ora avevo perso (la storia, altra mia passione). Al solito mi diletto con la chitarra, ed ho pubblicato recentemente su quel sito un altro brano, ricevendo anche qualche gratifica. Stammi bene.
Popster ho ancora tante copie in casa ogni tanto una ripassata la do,bei tempi
-Periodici di cui confesso non ricordarmi. Probabilmente risalgono ai tempi in cui il mitico Gianni Brera furoreggiava sulle pagine del Guerin Sportivo, ineggiando anche le serate trascorse nelle vecchie trattorie dell’oltre Po pavese. Anni favolosi di cui purtroppo se ne sta perdendo la memoria.
Comunque off topic.
fa sorridere come in Germania i calciatori ( quasi tutti) si stiano tagliando del 20% lo stipendio per aiutare le loro società, mentre qua in Italia Tommasi dice che “non è la priorità”.