Uefa, UFFICIALE: se non si gioca, vale la classifica attuale. E la FIGC prolunga la stagione fino al 2 agosto

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Secondo quanto riferisce l’Ansa, al termine della riunioni tra le componenti che si svolta oggi la FIGC ha deciso di estendere sino al prossimo 2 agosto la conclusione dell’attuale stagione, dopo aver recepito le ultime indicazioni della Uefa in materia di campionati e competizioni europee. E’ attesa a breve una delibera che renderà ufficiale la nuova scadenza.

La Uefa detta la linea: bisogna fare il possibile per concludere la stagione 2019-20. Questo è l’imperativo. Per forza di cose, però, un’alternativa va costruita, una strada da percorrere qualora i campionati dovessero finire così, senza possibilità di poter scendere nuovamente in campo. E questo è quanto ha deciso il Comitato Esecutivo che si è riunito oggi in videoconferenza. 

POSSIBILITA’ PLAYOFF – C’è la possibilità di portare a termine la stagione in modo anche non consono, rivedendo quindi il formato e aprendo alla possibilità di giocare i playoff se il calendario non potesse permettere la normale disputa di tutte le partite per terminare la stagione, che non potrà finire dopo il 3 agosto. Ma se non si può proprio riprendere?

LA LINEA DELLA UEFA – Se il campionato non può ripartire, la Uefa richiederebbe alle associazioni nazionali di selezione le squadre per le competizioni Uefa della stagione 2020/21 in base al merito sportivo nelle competizioni nazionali 2019/20. La procedura per la selezione dei club deve basarsi su principi, dice il comunicato, “obiettivi, trasparenti e non discriminatori”. Quindi, quello che recita la classifica al momento dell’interruzione definitiva varrà per le competizioni europee della stagione successiva.​ Con la Uefa che avrà l’ultima parola, in quanto, nel comunicato, ha spiegato che avrà la facoltà di approvare o meno le squadre proposte, qualora quelle proposte dai rispettivi paesi non avessero quei principi “obiettivi, trasparenti e non discriminatori” ai quali si fa riferimento in precedenza. 

LA SERIE A – E, se la Serie A non dovesse partire, la classifica ci direbbe questo: Juventus, Lazio, Inter e Atalanta in Champions League, Roma e Napoli in Europa League, ai preliminari non il Milan, che attualmente è settimo, ma il Verona, che ha sì un punto in meno ma ha anche una partita da giocare, così come il Parma. E ci sono due soluzioni: o la media punti a partita, e gli scaligeri hanno fatto meglio del Milan, oppure danno 3 punti a tutte le squadre che hanno una partita ancora da giocare.  E quindi il Verona, disputerebbe i preliminari di EL. 

(fonte: calciomercato.com)

2 Commenti

  1. è un po’ che non scrivo,
    sembra incredibile che si debba discutere se finire il campionato, in Italia tutti gli altri sport di squadra hanno dichiarato la stagione conclusa. Solo il calcio cerca disperatamente di concluderla. Il motivo è uno solo: cercare di attutire le enormi perdite economiche. Ecco, a me, povero tifoso, dei problemi economici di un mondo dove girano miliardi non mi interessa, si ridimensionino come stiamo facendo tutti. Andatevi a leggere la lettera mandata dai tifosi atalantii a Gravina.
    Per far riprendere il campionato a tutti i costi bisognerebbe fare tamponi (ripetuti) a tappeto sui tutti i giocatori. I calciatori non sono diversi da me e da tutti gli altri cittadini (anche perché, a norma di legge i tamponi non possono essere fatti da strutture private), quindi perché dovrebbero essere fatti tamponi a pesone sane? E’ vergognoso, ma stiano attenti, perché per salvare un po’ di soldi rischiano di compromettere il rapporto con i tifosi per sempre. E in quel caso il danno economico sarebbe ben maggiore.
    Voglio poi vedere se durante la conclusione forzata qualche giocatore risultasse positivo, che succederebbe allora?
    Abbiano un po’ di dignità e dichiarino concluso il campionato, hanno rimandato le olimpiadi…

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