Ho acceso la TV per caso, più che altro per passatempo, per contrastare gli effetti di questa clausura forzata, a causa della pandemia del Covid-19.

RAI 3 stava trasmettendo un documentario sul “Grande Torino”, con l’intervento e le testimonianze toccanti di illustri tifosi granata, di Susanna Egri, di Franco Ossola, di Guglielmo Gabetto e di ex ragazzi del Toro che avevano avuto la fortuna di conoscere e frequentare gli “Invincibili”, i quali non mancavano mai di dar loro dei saggi consigli, di gioco e non solo. Mentre scorrevano quelle commoventi immagini ho pensato che il Toro non può continuare ad essere una squadra di metà classifica, o addirittura lottare per non retrocedere, semplicemente perché ha una Storia gloriosa da onorare. I tempi sono profondamente cambiati rispetto ad allora, non c’è dubbio; Valentino Mazzola era stato tentato più volte dall’Inter che gli offriva un ingaggio più alto, ma il Presidente Ferruccio Novo era stato sempre in grado di trattenerlo. In passato, quante volte abbiamo letto di giocatori che preferivano altre squadre, invece del Toro, e quante volte abbiamo visto nostri validi calciatori lasciare il granata per cercare gloria e denari in altre compagini. Sulla piazza la concorrenza è enorme, è un duello impari, tuttavia la società Torino FC dovrebbe investire di più, per  creare un maggior feeling, e quindi costruire una squadra che possa lottare per l’alta classifica.

In questo tristissimo periodo, in attesa di un’eventuale ripresa del campionato,che peraltro si presenta problematica, fioriscono i rumors, magari creati ad arte dai media che, senza torneo, devono inventarsi qualcosa per sostenere le vendite. Ad esempio, Sirigu e Belotti vengono dati in partenza, destinazione Napoli; addirittura per il Gallo è stata fatta una quotazione di 40 milioni di Euro (se pensiamo ai 100 milioni di qualche tempo fa c’è da stupirsi non poco!). Nkoulou e Izzo sarebbero anch’essi in partenza, insomma i più forti dovrebbero lasciare il Toro per altri lidi più attraenti, dando valenza alla considerazione sopra evidenziata. E il Toro? Dovrebbe allora continuare a navigare in posizioni anonime, senza poter lottare per la conquista di un Trofeo, che non deve necessariamente chiamarsi scudetto, che manca ormai da troppo tempo. Al di là dei rumors, pare invece certo l’arrivo al Toro di Davide Vagnati, in qualità di DS, al posto di Massimo Bava. L’ex Direttore Sportivo della Spal porterebbe con sé il suo staff, e fors’anche il Responsabile Tecnico delle Giovanili  spalline Ruggero Ludergnani per dare una svolta anche al settore giovanile del Toro che nell’anno in corso non ha ottenuto risultati brillanti. In particolare, la squadra Primavera non è più riuscita a ripetere gli ottimi campionati dell’ultimo periodo.

In definitiva, è tutto in divenire; non c’è dubbio che la salute delle persone deve assolutamente venire prima del calcio giocato, tuttavia presto o tardi si arriverà alla ripresa del campionato, e lì il Toro dovrebbe presentarsi con le carte in regola per fare il saldo di qualità per occupare una posizione invidiabile nel panorama calcistico nazionale.     

Franco Venchi


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