C'era Davide Vagnati a ritirare il Premio Gaetano Scirea di Andrea Belotti, ricevuto da Tuttosport, nella giornata conclusiva del Golden Boy: il capitano del Toro è in ritiro con il resto della squadra e non poteva essere presente. Per il dirigente granata è stata anche l'occasione per commentare il momento di difficoltà del Torino, dopo che la scorsa settimana prima la squadra è stata contestata dai tifosi e poi è arrivata la sconfitta contro l'Udinese: “Ci sono tante situazioni per analizzare il momento, che è assolutamente negativo. A inizio anno neanche i più negativi avrebbero immaginato una situazione così”. 

Continuando Vagnati ha dettato anche la linea da seguire per provare a uscire dalla situazione: “Mi piace essere pratico in queste situazioni e analizzare i numeri, che sono molto deficitari. Dobbiamo prendere coscienza della situazione per uscire da questo momento. Innanzitutto dobbiamo crederci e giocare ogni singolo pallone in modo diverso rispetto a come abbiamo fatto sabato contro l’Udinese. L’atteggiamento va al di là di ogni prestazione. Noi chiediamo questo. Cambiando atteggiamento tutti valuteranno diversamente il risultato delle partite”. 

Anche perché con un atteggiamento diverso potrebbero cambiare proprio i risultati e la fiducia nei valori della squadra è tanta da parte del dirigente granata: “I ragazzi hanno qualità diverse da quello che stanno mettendo in mostra ora”.

E poi uno sguardo anche al futuro, quello immediato contro la Roma e quello anche più lontano: “Fondamentalmente il Torino vuole crescere, questo è un momento di cui dobbiamo prendere atto. Soltanto facendo un esame di coscienza possiamo uscirne. E va fatto molto presto. Dobbiamo cambiare l’inerzia di questa stagione. I giocatori devono avere voglia di essere responsabili. Lo vedremo già dalla prossima partita. Contro la Roma non sarà facile, vero. Però in questo campionato il Torino ha dimostrato di saper combattere anche contro grandi giocatori”.

In conclusione Vagnati dedica un pensiero a Belotti, al cui consegnerà la targa del premio Scirea: “Parlavamo prima dell’atteggiamento e della voglia di fare qualcosa in più, Andrea sicuramente è uno di quelli che incarna questo spirito. I numeri che sta facendo parlano per lui. Nei momenti di difficoltà questo atteggiamento gli darà un contributo in più”.

Un premio che ha inorgoglito lo stesso attaccante: “Per me è un grandissimo onore ricevere questo premio soprattutto per i motivi per cui mi è stato assegnato. Saranno felici soprattutto i miei genitori che mi hanno insegnato i valori della serietà e della sportività

(fonte gianlucadimarzio.com)


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