Ora bisogna vincere una partita.

Totalmente inutile parlare di questa partita, troppa la differenza in campo, chiara ed evidente la volontà di Nicola di puntare su quella successiva. Risultato disastroso. Il Mister si è preso le sue responsabilità, è un uomo onesto. E oggi in questo marasma non poteva certamente rischiare Belotti, diffidato. Ci aspettano tre battaglie, ma in realtà sono due. Cairo ha sbagliato pure a fare ricorso, la partita di martedi con la Lazio, prima del Benevento, non ci voleva. Il Milan si è ricaricato con la Juve e si è sfogato stasera. Noi per una serie di circostanze, indipendenti dalla volontà di Nicola, abbiamo dovuto mettere Lyanco, fuori N’Koulou e Izzo infortunati. La ballerina brasiliana ne ha combinate di tutti i colori, distruggendo anche Bremer. Male tutti, male in troppi. Contro le grandi il limitato modo di proporsi di Nicola viene fuori. Nicola sarebbe dovuto intervenire pesantemente sul gol del pareggio del Verona, non si può prendere un gol così, con la salvezza in tasca. Quello sì è stato decisivo. Oggi il Toro non ha la tecnica, le strutture, l’organizzazione, per affrontare squadre come il Milan, o una grande in generale, come il Napoli di due settimane fa. Poi certo 7 gol sono tanti, questa squadra non ha nemmeno attributi tali da reggere l’urto. Se penso che Rodriguez l’ha voluto Giampaolo mi viene voglia di andare da un buon civilista. Manca tutto, non c’è società, il direttore sportivo nessuno sa chi sia e resta lì perché è un passacarte di Cairo. Questo l’ho scritto dopo il 7 a 0 con l’Atalanta, è passato un anno e mezzo, non è cambiato niente. Sirigu è uscito dal campo urlando “vi piace fare figure di merda”, anche lui quest’anno con delle pecche ma almeno ci mette la faccia. Baselli si è incazzato dopo la sostituzione, dopo aver pascolato in mezzo al campo per tutto il tempo. Ora bisogna vincere una partita, tre match point. Non proprio un’impresa. Certo a la Spezia sarà dura. Il gol di Keita toglie anche a loro delle certezze. Questi sette gol tolgono ogni velleità di conferma a Nicola, ma ripeto l’uomo è serio, se c’è ancora qualcosa da spremere in questa accozzaglia di pere cotte lo farà.

Poi certo resta l'umiliazione, il fango, il menefreghismo di questa gente che fa tanto girare i coglioni. Ma ora no, tra 10 giorni


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