Milinkovic-Savic: prende gol praticamente sull’unico tiro verso la sua porta, ma lui non è certo il colpevole. Un paio di uscite alte che danno sicurezza alla difesa e, nell’ultima azione, spintosi in attacco sul corner, riesce a spizzare il pallone di testa servendo Sanabria che, purtroppo, pasticcia e non trasforma la ghiotta occasione. (6)

Djidji: è sicuramente uno dei giocatori che più hanno giovato della cura Juric, al netto di alcuni errori disseminati nel corso del torneo, ieri sera non ne commette cavandosela più che dignitosamente. Peraltro resto convinto che, per alzare il livello, in quel ruolo serva ben altro. (6)

Bremer: Giroud non la vede praticamente mai, segna solo su azione di calcio d’angolo ma non è certamente il difensore brasiliano a perderselo. Continua la serie di attaccanti di primo livello ai quali Bremer ha messo la museruola. (6,5)

Buongiorno: malgrado l’ammonizione arrivata al 5’ del primo tempo, se la cava molto bene e si presenta spesso a supporto dell’azione offensiva. Juric lo ritiene l’unico nella rosa a poter garantire le sovrapposizioni che sono una delle caratteristiche del gioco dell’allenatore croato. Sostituito alla ripresa del gioco per evitare la possibile doppia ammonizione. (6)

Singo: spinge, copre bene anche se, in occasione del gol milanista, si fa beffare da Giroud. Per diventare un top player deve ancora imparare a concretizzare più spesso le azioni offensive con buoni cross e, magari, quei 4/5 gol che l’allenatore si aspetta dai laterali. Non è cosa da poco. (6)

Pobega: contro la squadra che detiene il suo cartellino offre la solita prestazione ricca di dinamismo e presenza fisica, deve migliorare la fluidità di passaggio e, ieri sera, sono mancati gli inserimenti offensivi. (6)

Lukic: anche il croato è cresciuto in maniera esponenziale e ieri sera ha offerto una prestazione fatta di passaggi rapidi e precisi e buoni recuperi difensivi. Rispetto allo scorso anno è cambiata anche la postura del corpo quando riceve il passaggio, prima stoppava rivolto all’indietro, ora cerca subito la verticalizzazione; sarà mica perché sa che ora i compagni appoggiano costantemente l’azione offensiva? (6,5)

Aina: altro approccio alla gara, dopo lo spezzone con il Genoa, che ha ricordato il primo Aina, quello mandato in prestito dopo un campionato non all’altezza. Tenta affondi improbabili pasticciando e perdendo il pallone, anche in zone pericolose. Quanto fa rimpiangere Ansaldi!! Questo è un aspetto che andrà valutato in sede di mercato invernale (5)

Linetty: schierato ancora titolare in attesa del pieno recupero di Praet, fornisce una prestazione in linea con le sue caratteristiche, garantendo una maggiore copertura rispetto al belga ma facendo mancare la qualità di cui tanto ha bisogno la squadra. Offre un solo bel assist per Belotti che spreca malamente. (6)

Brekalo: dopo un primo tempo abbastanza incolore cresce nella ripresa, senza però mai liberarsi per un tiro né fornendo assist per i compagni, cose che da uno con la sua classe ci si aspetta. (5,5)

Belotti: speriamo sia un problema di condizione fisica e non di testa, perché quello di ieri sera è lo stesso giocatore che, purtroppo, abbiamo visto nelle ultime due stagioni. Pasticcione e distratto, sbaglia goffamente l’assist che Linetty gli aveva fornito; una occasione che il vero Gallo non avrebbe fallito. In questo momento Sanabria è molto più in forma e molto più utile al gioco. Sarò cinico ma credo che, come lui ha diritto a seguire i suoi interessi non firmando il rinnovo, allo stesso modo l’allenatore abbia diritto a tenerlo in panchina in attesa del vero Gallo, se mai lo rivedremo (5)

Subentrati:

Rodriguez per Buongiorno (1’ s.t.): entra perché Buongiorno è ammonito, offre la solita prestazione lineare senza particolari squilli. Altro giocatore rispetto allo scorso anno ma, credo, lontano da quello che Juric chiede a chi ricopre quel ruolo (6)

Sanabria per Belotti (9’ s.t.): entra bene, si muove su tutto il fronte dell’attacco per liberare spazi ai compagni che si inseriscono, Tatarasanu gli nega il gol del pareggio e, purtroppo, nell’ultima azione la spizzata di Milinkovic gli arriva troppo addosso. Al momento merita il posto di titolare. (6,5)

Praet per Linetty (9' s.t): non un impatto decisivo come contro il Genoa, fatica un pò a trovare le giuste misure, però offre un assist a Sanabria e colpisce, complice una deviazione, la traversa. Non è comunque poco. (6)

Vojvoda per Singo (29’ s.t.):  scarso apporto nella fase finale della partita, giocatore con limitate doti. Altro problema da affrontare quando Singo, a gennaio, andrà a giocare la Coppa d’Africa (5,5)

Zaza per Aina (35’ s.t.): stendiamo un pietoso velo, come già abbiamo fatto negli anni precedenti, entra in tre azioni: in una sventaglia a caso un pallone servendo un avversario, nella seconda fa un fallo inutile e nella terza ci delizia con un tiro da posizione impossibile che si spegne, se ci fosse, al quinto anello. Improponibile! Credo che lui come Izzo, Baselli, Rincon e Verdi, protagonisti in negativo delle precedenti due stagioni, debbano essere ceduti a gennaio senza se e senza ma. Per la prestazione, per l’atteggiamento e per gli anni precedenti penso si meriti un bel (3)

Juric: la squadra continua il suo processo di crescita raccogliendo, però, troppo poco. Le prossime sette partite, tutte abbordabili a parte, forse, la trasferta contro la Roma, ci diranno molto di più sul tipo di campionato che farà il Toro. Sono sicuro che stia già battendo i pugni perché a gennaio vengano cedute le zavorre e vengano fatti inserimenti mirati. Per il lavoro che sta facendo e per la sua dimensione umana (7,5)

Sandro Mellano


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