Un Toro oggi perfetto!

Nonostante ci abbiano provato la Lega calcio, Gravina, e la mafia calcistica tutta a farci giocare col Covid addosso, Juric prepara una grande partita, i ragazzi rispondono a dovere e quel talento, che Cairo ha più volte sacrificato in nome del suo guadagno, ha fatto il resto. Perchè avere Brekalo piuttosto che Zaza fa tutta la differenza del mondo. L’avranno capito ai piani alti? Dubito. Oggi dicevamo partita perfetta, Fiorentina certo troppo distratta nel primo tempo, difesa in bambola e costretta subito all’affanno da un Toro arrembante. Singo, che ha fatto impazzire Quarta, Brekalo due volte con gran talento, e Sanabria hanno trovato la via del gol. Ma tanto altro si è creato. Il centrocampo, pur privo di Pobega, ha tenuto un ritmo oggi insopportabile per Torreira e Callejon, ottimo Mandragora, lucido come sempre Lukic, e attenzione se Vojvoda è migliorato così tanto, allora la mano del tecnico è di assoluto spessore. Bene Gemello all’esordio, nessuna paura. Peccato per la solita bottarella a Praet, ci servono i suoi piedi. Ha ragione Juric, che cambiamento dall’andata di settembre. E comunque in quella partita dominata dalla Viola, noi non avevamo sbracato. Qui si vede il polso del Mister. I granata in campo sanno sempre quello che devono fare. Oggi poca resistenza della Fiorentina, ma quello davanti è sempre Vlahovic, eppure il dominio di Bremer è stato totale. Attenzione Urbano se ne sono accorti pure i muli che il nostro centrale è uno dei migliori della serie A. Alla fine della partita un coro, timido ma nitido, a favore di Cairo. Urbano il redivivo, la vera araba fenice del calcio italiano. Attenzione Urbano! Hai il mercato per cercare di non buttare nel cesso l’ennesima botta di culo, oggi la rosa torna ad avere un valore notevole. Oddio non è proprio solo fortunella. Juric l’ha voluto il Presidente. Dopo però ha fatto tutto il croato e l’atteggiamento cairota durante l’estate è stato al solito una schifezza. Meditare Urbano meditare. Chi invece è fuori da questi giochi è ormai Belotti, che qualcuno dà in volo verso Toronto, la verità che farà pochi chilometri per accasarsi a Milano. Senza nemmeno qualche parola per quella squadra che l’ha portato tra i migliori bomber della serie A, tra i più pagati e in Nazionale. Cose che capitano, grazie Gallo, poteva finire meglio però anche da parte tua. Ora ragazzi, e torno alla squadra, due partite fuori casa, dove c’è sicuramente ancora tanto da lavorare, soprattutto sulla personalità. Perchè tra le mura del Grande Torino i granata sono secondi e inseguono l’Inter.


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