Le pagelle di Udinese-Torino

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Saša Lukić
Saša Lukić

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Milinkovic Savic: se tre indizi, in questo caso partite, fanno una prova allora penso che si stia materializzando quello che si temeva sin dall’inizio, abbiamo un problema portiere. Sul gol del vantaggio parte in colpevole ritardo subendo un gol evitabilissimo; stendiamo un pietoso velo sull’azione che porta al rigore del raddoppio dell’Udinese, prima perde la palla in modo goffo e dopo insegue l’avversario in area sino ad abbatterlo. Disastro. (4)

Zima: primo tempo costellato di troppi errori, sia di posizione che tecnici, migliora un poco nella ripresa. (5,5)

Buongiorno: pur in condizione non ottimale, se la cava molto bene su Beto limitandolo senza ricorrere alle maniere forti; costretto ad uscire nella ripresa per il riacutizzarsi dei problemi fisici. (6,5)

Rodriguez: niente di esaltante ma anche pochi errori. Compitino. (6)

Singo: nel primo tempo, non pervenuto. Poco propositivo anche nella ripresa, gli capita una buona occasione ma il suo tiro riesce solo ad esaltare il portiere avversario. (5)

Lukic: meno incisivo del solito nella sua posizione a centrocampo, se la cava bene nell’inedita posizione  di terzo difensivo. (6)

Mandragora: prestazione sotto tono, si fa espellere per doppia ammonizione provocando la punizione dalla quale scaturisce il vantaggio dell’Udinese, però la colpa del gol è al 99% del portiere. (5)

Vojvoda: non brillante come nelle precedenti partite, sbagliando anche due occasioni abbastanza agevoli. (5,5)

Praet: lo si nota solo per un paio di discese e un meraviglioso assist per Sanabria, troppo poco (5,5)

Brekalo: anche lui, come troppi suoi compagni, si rende protagonista di una prestazione troppo sotto tono, si libera solo per un traversone (5)

Sanabria: probabilmente era stanco per gli impegni in Coppa America, però questa sera sbaglia praticamente tutto. Non fa salire la squadra, provoca un paio di ripartenze dell’Udinese e arriva in ritardo sul cioccolatino di Praet. (4,5)

Subentrati:

Pobega per Buongiorno (7’ s.t.): mette il fisico e gli inserimenti al servizio della squadra ma non serve a ribaltare una brutta serata corale. (6)

Pellegri per Sanabria (26’ s.t.): all’esordio in maglia granata si fa notare per un paio di azioni nelle quali riesce ad attaccare bene la profondità. Ancora lontano dalla migliore condizione. (6)

Juric (sostituito da Paro): la squadra offre una prestazione ben al di sotto dai consueti livelli, di suo c’è forse il mancato utilizzo di maggiori cambi quando l’Udinese sembrava sulle ginocchia. (5,5)

Sandro Mellano

15 Commenti

  1. Savic non e’ un portiere da serie A, ma noi abbiamo chi lo difende in panchina e soprattutto urbano cairo come presidente…
    Juric 5,5??? Per come ha presentato la squadra, ancora oggi, e’ da 3.
    Poi, se dovesse riuscire nell’impresa di battere il Venezia 1-0, magari torna da 10 e lode!

  2. Stasera una brutta partita, ma non puoi perderla cosi’, ci puo’ stare la serata no ma arrivati alla fine devi portare a casa lo 0 a 0. Poi sempre nei minuti finali, quanti punti buttati nei minuti finali. C’è qualcosa che non va, e poi Milinkovic non puo’ fare degli errori così grossolani, disastro. Togliendo i minuti finali avremmo almeno 06-07 punti in piu’. Invece il gol nel finale mai, giusto col Sassuolo all’andata, ma mancavano ancora dieci minuti

  3. Il problema non è la serata storta, che certo può capitare:
    – se perdi 7 punti negli ultimi minuti non è una serata storta (può esserlo la sconfitta con la bergamasca, ma se l’indizio si ripete più volte come nel nostro caso diventa una prova);
    – se perdi o non vinci con tutte quelle che si abbassano e ti aspettano non è una serata storta;
    – se per fare un goal devi creare 4/5 occasioni pulite non è una serata storta;
    – se devi evitare anche che un alito di vento spinga il pallone verso la nostra porta perché altrimenti rischiamo di prendere goal non è una serata storta (ieri il 2 goal nasce da un campanile che Vania non trattiene);
    – se lasci in campo un giocatore ammonito e stanco in una partita fisica e lo cacciano non è una serata storta;
    – se lasci fuori 2 giocatori che nelle loro squadre sono titolari e non li usi neppure negli ultimi 10 minuti, mentre usi Pellegri fermo da mesi in una partita fisica con il risultato in bilico non è una serata storta.
    Se guardo le altre vedo che:
    – la Samp con un regista con i piedi fini, con Rincon deputato a fare il suo e un portiere fa 4 goal tirando in porta meno di quanto noi abbiamo tirato con il Sassuolo e subendo almeno5/6 potenziali occasioni da goal senza subire reti;
    -la Lazio gioca la sua miglior partita stagionale, con Sarri che accetta di mettere in campo la squadra titolare con Inzaghi schierando anche Lazzari che fino all’ultimo era stato uomo mercato;
    – l’Empoli schiera i 3 acquisti e pareggia a Bologna creando occasioni e non facendo rimpiangere la partenza del regista titolare capitano dell’under21 che abbiamo preso noi;
    – il Bologna schiera il nuovo acquisto Ebischer e chiude senza prendere goal una partita che di solito Miha perde;
    – il Cagliari di Mazzarri in piena emergenza supera l’Atalanta, non concedendogli praticamente occasioni e Baselli acquistato l’altro giorno fa il suo ingresso in campo, così come Boga che non giocava da tempo con il Sassuolo;
    – il Genoa con Blessin, dopo avere schiantato fisicamente l’Udinese a Marassi sbagliando 4 occasioni pulite da goal, gioca la sua onesta partita (tanta aggressione e scarsa qualità, ma lavorano insieme da poco) e torna a casa con un punto dall’Olimpico, mentre noi con ben più occasioni abbiamo perso lì;
    – la gobba utilizza i nuovi acquisti che timbrano il cartellino e Firenze invece piange la perdita del suo stoccatore e la differenza si vede tutta, anche se magari Cabral che è partito titolare si rifarà subito alla prossima.
    Non è che capita, c’è un filo logico in tutti questi risultati, come nel nostro; l’Udinese ha fatto esordire il centrale difensivo nuovo acquisto, noi il capitano dell’under 21 per Mandragora non l’abbiamo fatto, così come abbiamo lasciato fuori Ansaldi, e non abbiamo messo Demba per gli ultimi 5/10 minuti al posto di giocatori spenti; eppure i 2 ragazzini hanno giocato titolari nella loro squadra fino a ieri e se ha giocato Pellegri fermo ai box da mesi e si vedeva, non vedo perchè non dovessero giocare forze fresche 10 minuti.
    C’è troppo integralismo anche nel mister che pur di non mettere Izzo ha schierato dietro Lukic che intendiamoci ha fatto bene, ma ha tolto qualità nel mezzo e Mandragora non ne aveva più, così che è mancata la spinta per ripartire. Non vorrei che avesse voluto Gatti per schierarlo subito titolare e il fatto di averlo perso per essersi consultati con altri lo abbia irrigidito al punto da non far entrare i nuovi. Già nella partita di coppa con la samp lo schieramento in campo era stato in spiegabile.

    • Alcune considerazioni giuste, anche un po’ di … “erba del vicino è sempre più verde”. Se fossimo così completi e forti molti dei punti di cui sopra non sarebbero applicabili. Comunque tutte quisquilie, finché non se ne va l’avido….

      • Caro Exigne se fosse l’erba del vicino … mi lamenterei della mancanza di giocatori, invece constato che pur avendoli comprati non li schieriamo per capire quanto valgono; mi lamento della mancanza di buon senso, che effettivamente altri mi pare invece abbiano se è a quello che Ti riferivi.

    • Io non ho più commenti da fare sui tuoi commenti, hai sempre una lucidità di disamina pazzesca e non guardi in faccia a nessuno, complimenti.
      Io adoro Juric, penso che sia un allenatore da tenere ben stretto (anche se fino a quando non se ne va l’altro…) però è vero, anche lui è spesso un grande integralista (ma è un vizio comune a moltissimi allenatori contemporanei) e lascia spesso perplessi sui cambi.

      • Toro71 anche io ripongo grande fiducia in Juric, ma credo che questo non ci impedisca di guardare con occhi aperti a quello che accade nel Toro; io tifo solo la maglia, la storia e per noi tifosi, il resto passa. Spero che si arrivi rapidamente a 40 e poi per me possiamo giocare anche a subbuteo in attesa di qualcosa che secondo vocine e sussurri potrebbe accadere…

  4. Dico la mia. Quest’anno è il primo anno di Juric, si sono viste tante belle cose alle quali non eravamo più abituati, e lacune su sulle quali bisognerà sicuramente lavorarci su. Siamo a neanche 2/3 del primo anno di un nuovo progetto tecnico, e a mio modo di vedere si devono accettare delle giornate come quella di ieri, così come quelle di La Spezia, Firenze, e altre partite che sicuramente capiteranno da qui a fine campionato. Se quest’anno qualcuno pensa di poter ambire all’Europa si sbaglia e deve fare un passo indietro con le ambizioni. Questo è e deve essere un anno di transizione. La squadra per me è cresciuta tanto e ha certamente ancora bisogno di crescere. Secondo me sconfitte del genere devono essere sì un campanello d’allarme, ma devono essere sconfitte costruttive dalle quali imparare e ripartire. Siamo salvi da fine gennaio, e che si voglia o no, è già un primo traguardo raggiunto rispetto agli ultimi 2 miserabili anni. Quindi non credo sia il caso di prendersela cosi tanto o attaccare i giocatori che ci sono, che sicuramente stanno dando il massimo x seguire il mister. Mister che non reputo assolutamente uno sprovveduto, anzi, il vero artefice di questa rinascita. Se qualcuno continuerà a non girare a dovere nelle prossime settimane (vedi Milinkovic o altri) son certo che saranno prese le giuste contromisure. Ma dobbiamo rimanere fiduciosi caxxo!

  5. -A mio modesto avviso occorrerebbe sempre tener presene che questa annata è da ritenersi di transizione, una preparazione rivolta al prossimo campionato per cui gli schemi di Juric vanno continuamente oliati, così come l’alternarsi graduale dei nuovi arrivati e di nuovi esperimenti ,il tutto sempre proiettato in chiave futura.
    Certo che a noi tutti farebbe piacere vedere il Toro aggressivo e compatto degli ultimi incontri, ma non dimentichiamoci dei patimenti continui delle ultime annate, per cui a certi risultai negativi attuali si dovrebbe essere preparati, cecando di aver fiducia in un futuro che ci auguriamo non troppo lontano .
    Ovviamente queste sono le considerazioni di un vecchio cuore granata in tutti i sensi, speranzoso di rivedere il Toro dei bei tempi, possibilmente prima di raggiungere i vecchi fratelli di pari fede che da tempo si beano della compagnia degli “Invicibili”.
    FVCG (ORA E PER SEMPRE).

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