25^ GIORNATA DEL CAMPIONATO DI CALCIO - SERIE A - STAGIONE 2021/2022

SABATO, 12 FEBBRAIO 2022, ORE 20,45

TORINO  -  VENEZIA:  1  -  2

MARCATORI: BREKALO (T) al 5°, HAPS (V) al 38° p.t.; CRNIGOJ (V) al 1° s.t.

TORINO (3-4-2-1): MILINKOVIC-SAVIC; DJIDJI (dal 26° s.t. ZIMA), BREMER (Cap.), RODRIGUEZ; SINGO (dal 26° s.t. ANSALDI), LINETTY, POBEGA, VOJVODA (dal 41° s.t. ZAZA); BREKALO, PJACA (dal 26° s.t. WARMING); SANABRIA (dal 26° s.t. BELOTTI).

ALL.: JURIC

ESPULSI: NESSUNO.

AMMONITI: DJIDJI e BREMER per gioco scorretto. JURIC per comportamento non regolamentare.

CAMBI DI SISTEMA: dal 41° s.t. 3-4-3.

VENEZIA (4-3-3): LEZZERINI (Cap.); AMPADU, SVOBODA, CALDARA, HAPS; CRNIGOJ, BUSIO (dal 10° s.t. TESSMANN), CUISANCE (dal 27° s.t. FIORDILINO); ARAMU (dal 33° s.t. PERETZ), HENRY (dal 33° s.t. NSAME), OKEREKE.

ALL.: ZANETTI

ESPULSI: OKEREKE al 48° s.t. (rosso diretto dopo VAR) per gioco scorretto.

AMMONITI: BUSIO, AMPADU per gioco scorretto., CALDARA per comportamento non regolamentare.

CAMBI DI SISTEMA: dal 33° s.t. 4-4-2.

ARBITRO: GIUA di Olbia. VAR: MARESCA di Napoli.

Questa volta sarebbe toccato al Toro recuperare in extremis lo svantaggio, ma l’arbitro Giua e il suo collega al VAR, Maresca, hanno deciso di annullare un gol valido del rientrante Gallo Belotti, dopo due mesi di assenza per un grave infortunio. La partita si è protratta sino al minuto 105 per l’eccessivo tempo impiegato dal VAR e dall’arbitro per giudicare la validità, o meno,della rete. C’era il piede (!) di Pobega in offside, ma la posizione del granata era ininfluente sull’azione del gol. Sarebbe stata la 108^ rete in 239 presenze nel Toro di Belotti, ma l’inadeguatezza di arbitro e VAR, ha privato i granata di un giusto pareggio. Al di là di questo errore, l’arbitraggio di Giua è stato gravemente insufficiente. Il Toro ha lasciato quattro punti al Venezia, una squadra totalmente alla sua portata. E così, dopo otto risultati utili consecutivi, anche l’imbattibilità dell’Olimpico “Grande Torino” è stata violata. Ad onor del vero, va detto che il Toro non è stato per niente brillante; dopo cinque minuti era già in vantaggio grazie ad un bel tiro di Brekalo, il migliore dei granata, servito da Singo, e sulla scia del gol il Toro teneva palla e sembrava avere in mano la partita. Ma il Venezia, alla mezzora, usciva dal torpore e dal disorientamento iniziali, guadagnando campo, e raggiungendo il pareggio ad opera di Haps, lasciato libero da Singo, con la complicità di Milinkovic-Savic, che avrebbe potuto impedire ilcross dell’ottimo Crnigoj, autore del bellissimo secondo gol dei lagunari, di giungere a destinazione. Permangono i dubbi sulle reali capacità del numero uno granata, specialmente quando si assiste alla prestazione, veramente eccellente, di Falcone, portiere di riserva della Sampdoria. Erano assenti Mandragora e Lukic per squalifica, e Praet per una frattura al piede rimediata in allenamento, che lo terrà lontano dai campi di gioco per due mesi. E’ rientrato Belotti, ma si è infortunato Praet, altro giocatore molto importante per le geometrie del tecnico croato, il quale non ha ancora fatto esordire il nuovo arrivato Ricci. Sinceramente non si capisce il perché; il giocatore era titolare nell’Empoli dove stava disputando un bel campionato, e quindi poteva benissimo essere pronto per disputare almeno uno spezzone di partita. Per contro Juric ha inserito Zaza al posto di Vojvoda al minuto 41 della ripresa; è sembrata una mossa della disperazione, dopo che al 26° del secondo tempo, aveva cambiato quattro giocatori. Evidentemente la squadra non stava giocando bene. Il rientro di Belotti dovrebbe consentire al Toro di concretizzare con il gol le buone giocate che ha dimostrato, in diverse occasioni, di saper attuare. Sanabria è un buon calciatore, difende bene la palla e si applica molto per la squadra, ma pecca un po’ in fase di realizzazione. Il Derby della Mole, che si disputerà venerdì prossimo, è un’occasione per invertire il trend dopo le ultime due sconfitte patite contro Udinese e Venezia, e con il pareggio beffa subìto ad opera del Sassuolo.

Franco Venchi


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