Chi se ne importa se siamo l'unica squadra senza rigori a favore in Campionato. Giochiamo un bel calcio, veloce ed aggressivo, di stampo europeo e questo ci deve accontentare, anche se i punti in classifica non corrispondono agli sforzi del gruppo. Chi se ne importa se non ci vengono assegnati nemmeno i penalty clamorosamente evidenti e i recenti episodi da moviola sono stati tutti a nostro sfavore. Stazioniamo comunque a metà classifica, con la quasi certezza ormai di non soffrire più le pene dell'inferno patite lo scorso anno e con la consapevolezza che ogni avversario che ci affronta ci considera scomodi e scorbutici. Chi se ne importa se da inizio stagione, in almeno sei occasioni, abbiamo subito goal nei minuti finali, circostanza che ci è costata la bellezza di ben 9 lunghezze. Abbiamo la quarta miglior difesa (a pari merito del Milan) impostata su Bremer, calciatore che da centrale è colui che ha segnato di più nell'ultimo triennio in serie A, l'atleta che nel torneo in corso è primo per palloni rubati, terzo per duelli aerei vinti e quarto per contrasti portati con successo. Inoltre risultiamo essere il team con meno parate effettuate, segno che concediamo veramente poco e disinneschiamo spesso anche i bomber più temibili. Chi se ne importa se anche in questa fase non raggiungeremo nessuna posizione né qualificazione di prestigio. A livello continentale ci pensano i "gobbi" a regalarci certe soddisfazioni e a permetterci le ormai costanti esultanze di inizio primavera. Chi se ne importa se stasera incontreremo una rosa che dall'avvento del nuovo mister non ha mai perso, anche se non ha mai neppure vinto. Dobbiamo switchare (per dirla alla Allegri) dalla delusione post Inter e tornare da Genova con l'identico esito della visita precedente (ultima vittoria granata in trasferta datata 15 Gennaio), nonostante Juric, uno dei numerosi ex, da avversario a Marassi sia sempre stato magnanimo nei confronti dei rossoblù, hai quali ha concesso con il Verona il 3 a 0 valevole per la salvezza di mister Nicola il 2 Agosto 2020 e il 3 a 3 agguantato in zona Cesarini (dopo aver dominato l'avvio) da Kalinic oltre tredici mesi dopo. Chi se ne importa se alla vigilia di ciascuna sosta abbiamo sempre steccato, totalizzando soltanto il punto dalle mille recriminazioni contro il Sassuolo. E' giunto il momento di dimostrare attributi e maturità, anche se sarà un impegno complicato, visto che il Genoa è probabilmente la società che più è uscita rinnovata dal mercato invernale. Il d.s. Spors ha infatti ingaggiato giocatori provenienti da diverse leghe europee funzionali al gioco intenso e di pressione voluto da Alexander Blessin, l'allenatore tedesco che militava nell'Ostenda, in Belgio, che ha rilevato lo sfortunato Shevchenko, riuscendo però nell'impresa di peggiorare la già bassissima media goal a partita (0,33 quella dell'ucraino di fronte allo 0,29 attuale), niente a che vedere con quella stratosferica, se paragonata alle seguenti, di ballardiniana memoria (1,42). Chi se ne importa se nell'ultimo mese e mezzo con le formazioni che ci seguono abbiamo racimolato solo un punto a Bologna. Le difficoltà manifestate al cospetto di avversari sulla carta più deboli, ma affamati e concentrati, avranno sicuramente indotto staff e rosa ad assumere gli atteggiamenti giusti per avere la meglio anche in situazioni "sporche", quelle a cui mirerà il combattivo 4-2-3-1 di un Grifone in cerca di forti emozioni casalinghe.

E chi se ne importa se incontreremo Salvatore Sirigu certamente desideroso di riscatto dopo quattro anni a Torino e la rescissione consensuale dell'estate scorsa. Non ci sarà Sanabria (uno dei marcatori del tris dell'andata), ma Pobega e Brekalo, sono certo, vorranno firmare la contesa e confermarsi nostri nuovi beniamini, proprio come lo è stato Soualiho Meite (esordiente in maglia granata il 12 Agosto 2018 in un Torino-Cosenza di Coppa Italia, assieme all'altro neo acquisto Bremer), qualificatosi con il suo Benfica ai quarti di Champions, dove meriterebbe di giocare un extraterrestre brasiliano di nome Gleison e questo purtroppo ci importa, perché, considerando le sue prestazioni, sarà impossibile a Giugno trattenerlo.


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