In conferenza stampa pre partita il volere di Juric era parso chiaro. Il rinnovo di Brekalo è scivolato all’ultimo posto della lista. Solo due mesi fa pareva certo, poi però, bisogna dirlo, il croato ha mollato e giocato un paio di mesi a nascondersi. Gran gol oggi a Verona. Ma forse è troppo tardi, visto anche l’interessamento concreto del Southampton. Con Juric non bisogna mollare mai. Il tecnico croato sbanca Verona, loro senza Barak, noi con Bremer e Singo fuori. Il Toro gioca una gran partita, vera e tosta come mai. Davvero non sembrava la penultima di campionato, con due squadre del tutto prive di stimoli. E invece gran partita. E se noi meniamo, gli scaligeri sono dei fabbri ferrai, Ceccherini andava espulso almeno quattro volte. Gunter due. Il Toro legittima il risultato col palo di Pellegri. E le parate di Montipò, più impegnato di un comunque attento Berisha. Bene Zima che non fa rimpiangere Bremer, e doma Caprari e Simeone a turno. Questo ragazzo ha stoffa e può crescere. Ricci e Lukic di classe e di clava hanno tenuto botta a metà campo. Il Gallo davanti ha combattuto su ogni pallone, Praet dimostra sempre, e lo ripeterò tutte le volte, che quattro mesi senza di lui sono stati davvero troppi. Bravi ragazzi grande partita e Bentegodi ammutolito. Ora siamo a due punti da Tudor, venerdì arriva una Roma superiore ma magari un po' distratta dalla finale europea, seppur minore. Proviamoci, con le forze che ci rimangono. Intanto Juric tira le fila, abbiamo detto di Brekalo, Praet e Mandragora sembrano invece più vicini al rinnovo, ed aspettiamo la fumata bianca su Belotti. Intanto Cairo dice che se la cessione di Bremer è inevitabile, altrettanto lo è tenere una rosa di livello. Ci mancherebbe. Ribadisco e ripeto, la sfortuna non va insultata, non va ignorata, non va buttata nel cesso. Juric ha risorto di nuovo il Toro. Il suo valore oggi non è paragonabile a quello di un anno fa. L’atteggiamento messo in mostra anche oggi a Verona non ce lo ricordavamo più. In dietro non si deve tornare.


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