Oggi, 4 luglio, è incominciato il ritiro del Toro, almeno di quello che è rimasto, finora, del Toro dell’ultima stagione, che aveva ben impressionato. Mancavano i nazionali, che hanno goduto di un periodo extra di vacanze, ma mancavano, soprattutto, elementi di primo piano, quali Belotti, Brekalo, Praet, Mandragora, Ansaldi,Pobega. Oggi ero in palestra, e tra una pedalata e l’altra, seguivo Sky Sport; devo dire che ho provato fastidio quando ho visto Pobega sgambettare in quel di Milanello alla corte dello scudettatoPioli. Mister Juric, che aveva chiesto alla Società dieci nuovi innesti, sarà come minimo infastidito dall’attuale situazione, che potrebbe sbloccarsi solo con gl’introiti derivanti dalla cessione di Bremer, che, peraltro, oggi ha risposto alla convocazione di Juric, ma che non vede l’ora d’accasarsi presso una squadra che disputi la Champions League. E poi, forse, potremmo assistere ancora alla serie di prestiti con o senza obbligo di riscatto, con il risultato di veder depauperata una rosa che aveva fatto bene, come è successo ora. Mandragora ne è l’ultimo esempio. Tanti sono gli accostamenti di giocatori che poi, per un motivo o per l’altro, si accasano presso altre società. Qualche giorno fa il Presidente Cairo, nel corso del Road Show di CairoRcsMedia alla Nuvola Lavazza, ha confermato l’appellativo che gli viene attribuito di “Forbici dorate”, sottolineando che il suo scopo è quello di tagliare gli sprechi, ma di voler investire, anzi ha invitato gli imprenditori a farlo, perché ora sarebbe il momento opportuno. Cairo ha poi evidenziato gli ottimi risultati ottenuti dalle sue aziende, ma nulla ha detto in merito al Torino, e alla vertenza tuttora in atto con il gigante Blackstone. Se Cairo dovesse soccombere, ma speriamo di no, si aprirebbero nuovi scenari anche per la Società granata, che molto probabilmente finirebbe sul mercato. Certo, per noi tifosi granata, non c’è nulla di semplice; siamo sempre costretti a rincorrere, senza mai raggiungere un traguardo appagante.

Franco Venchi


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