Il Toro sbaglia troppo e ora si deve guardare le spalle.

Per carità il Napoli è la squadra più in forma del campionato, e forse la più completa. Si sapeva. Spalletti fuori Osimhen ha in panchina Raspadori, di cosa vogliamo parlare. Detto ciò il Toro regala quindici o venti minuti, non ha la giusta aggressione, fa fatica a metà campo con gente come Anguissa potente e tecnica. Detto poi che il secondo gol azzurro non si può vedere, sul palo del portiere. Savic in settimana ha fatto una paratona su Haaland con la Serbia, non voglio infierire. Certo Meret dall’altra parte ha parato tutto, rendendo facile anche l’impresa più complicata. Miranciuk non pervenuto, normale dopo il lungo infortunio, ma sostituito dal Mister sempre troppo tardi. Radonijc meglio, come quasi sempre quando subentra. Vlasic ha tenuto in piedi l’attacco e il centrocampo, Sanabria ha fatto gol. Ma ripeto e chiarisco, io non ce l’ho con Sanabria, lui sarebbe un ottimo attaccante di riserva, ma non può giocare in attacco con una squadra di una qualche ambizione. Il centrocampo che non ha più Pobega soffre le incursioni avversarie. E soprattutto nel primo tempo, la difesa ha ballato troppo, sarà davvero un bene spremere così Buongiorno che pare davvero frastornato? Anche perché lì l’alternativa c’è, si chiama Schuurs. Malino Singo, impreciso. Il Napoli è di un altro pianeta e ha altri obbiettivi.  A Spalletti è stato semplicissimo saltare la nostra prima linea di pressing e puntare gli spazi. Anguissa, Politano e Kvaratskhelia in velocità non sono una passeggiata. Con l’Empoli domenica prossima una partita già da spareggio, non sono ammesse amnesie. Zanetti ha mostrato lo scorso anno col Venezia di saperci mettere in difficoltà. Dobbiamo fare più punti possibili prima della sosta mondiale, e il calendario dopo i toscani non è facile. Ovviamente obiettivo decimo posto, il preferito di Urbano Cairo.


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