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Urbano Cairo e Davide Vagnati
Urbano Cairo e Davide Vagnati

Alle ore 20 di ieri si è conclusa ufficialmente la campagna trasferimenti estiva 25-26. Il Torino è stata una delle squadre che si è mossa di più sul mercato, andando a rinforzare diversi reparti, come l’attacco, mentre altri non sono stati toccati (ad esempio manca un difensore centrale). 

Ma se sono numerosi gli acquisti arrivati (da Simeone a Ngonge fino agli ultimi innesti Nkounkou e Perez), sono stati ancora di più i nomi e le trattative che il Torino aveva intavolato e che, alla fine, non si sono concretizzate. In questo momento proviamo a stilare una top undici, anche se è molto complicato perché i calciatori che potrebbero essere menzionati sono più di undici, e quindi proveremo a dividerli per ruolo.

I colpi mancati in porta

Per quanto riguarda il ruolo dell’estremo difensore, molto dipendeva soprattutto dalla posizione di Milinkovic-Savic. Solo dopo l’uscita del portiere serbo il Torino si sarebbe mosso per sostituirlo, e i nomi che erano stati accostati ai granata sono stati tanti, in particolare tre: Caprile, Falcone e Montipò. Per il ruolo del portiere era stato sondato anche il mercato estero, soprattutto quello francese, dove ad esempio era stato accostato Diouf. Alla fine, probabilmente per motivi economici, è arrivato lo sloveno Israel dallo Sporting Lisbona, per una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro, molto meno rispetto ai circa 10 milioni richiesti da Lecce e Cagliari per i loro estremi difensori.

I colpi mancati in difesa

Per quanto riguarda la difesa, i nomi seguiti dal Torino sono stati diversi, ma alla fine gli acquisti sono stati Ismajli a parametro zero, Biraghi riscattato dalla Fiorentina per 250mila euro, Nkounkou in prestito e Perez dal Betis Siviglia. In difesa si cercavano calciatori per tutti i ruoli, dai terzini fino al centrale, e il nome più caldo è stato sicuramente Idzes, di cui si è parlato moltissimo in questi mesi di mercato, fino a quando è stato acquistato dal Sassuolo per circa 8 milioni di euro. 

Ma Idzes non era l’unico difensore seguito dalla dirigenza granata, che soprattutto per il ruolo di terzino sinistro ha cercato fino all’ultimo un profilo da affiancare a Biraghi: da Fortini a Gallo fino ad arrivare a Salah-Eddine della Roma, poi ceduto agli olandesi del PSV. Per quanto riguarda invece il ruolo di esterno destro, i nomi più battuti in chiave Torino sono stati Calabria, svincolato poi acquistato dal Panathinaikos, e Carboni, nome caldo soprattutto nelle ultime ore di mercato (così come il difensore centrale Amenda).

I colpi mancati a centrocampo

Quando si pensa al centrocampo in casa Torino viene in mente subito un nome: Nicolussi Caviglia. Il mediano italiano è stato molto cercato dalla dirigenza granata in questi mesi, prima di virare su Asllani, e alla fine il calciatore ex Venezia ha firmato con la Fiorentina, che lo ha acquistato per circa 7 milioni di euro. Ma il nome di Nicolussi Caviglia non è stato l’unico seguito dal Torino: infatti, nella lista figuravano anche Pessina, seguito anche dalla Roma ma rimasto al Monza, Baldanzi, Volpato e soprattutto Liberali. Il trequartista italiano, scuola Milan, rappresentava quasi un tentativo disperato da parte dei granata di strapparlo al Catanzaro: tentativo però andato a vuoto a causa della volontà del giocatore di giocarsi le sue carte da protagonista in Serie B. 

Per quanto riguarda Baldanzi, invece, sembrava a un passo dall’Hellas Verona prima che la Roma bloccasse tutto e decidesse di trattenerlo. Tra i calciatori che meritano una menzione d’onore in casa granata ci sono anche Miller, centrocampista poi acquistato dall’Udinese, Colpani e Adli, finiti ai margini dei rispettivi progetti tecnici (Monza e Milan) ma rimasti senza acquirenti. Alla fine, per quel reparto sono arrivati Asllani e Anjorin.

I colpi mancati in attacco

Per quanto riguarda invece il reparto offensivo, i nomi principali sulla lista di Vagnati che non sono arrivati sono stati due: Elmas e Oristanio. L’obiettivo era chiaro: acquistare un esterno sinistro da affiancare a Ngonge, ma al momento non è arrivato nessuno e, se si vorrà vedere un nuovo innesto, bisognerà ricorrere al mercato degli svincolati; altrimenti si dovrà aspettare il mercato di gennaio. Sicuramente la dirigenza granata si aspettava almeno uno dei due profili monitorati, soprattutto dopo che Cacciamani è stato ceduto in prestito alla Juve Stabia e lo stesso DT granata, assieme all’agente di Oristanio, aveva confermato la trattativa tra le parti. 

Invece, a causa soprattutto del mancato accordo sulla formula di acquisto del calciatore (il Venezia voleva una cessione definitiva, il Torino no), Oristanio è stato poi ceduto al Parma, che lo ha acquistato a titolo definitivo negli ultimi giorni di mercato. Diversa la situazione di Elmas: il Torino sperava in una riduzione del prezzo richiesto per il riscatto (circa 16 milioni di euro), contando anche sul fatto che il macedone non fosse centrale nel progetto tecnico del Lipsia. Nonostante ciò, il club della Red Bull non ha fatto un passo indietro e, alla fine, è stato il Napoli ad acquistarlo nelle ultime ore della sessione estiva.


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