Presentazione di Marco Baroni col Presidente Cairo
Presentazione di Marco Baroni col Presidente Cairo

Qualche mese fa il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, aveva annunciato il non rinnovo delle ipoteche sullo Stadio Olimpico Grande Torino. Queste ipoteche, legate al fallimento del club nel 2005 e dal valore complessivo di 38 milioni di euro, sono scadute il 30 giugno 2025, aprendo così una fase completamente nuova per l’impianto.

La situazione

In assenza di un accordo le ipoteche sarebbero state automaticamente prorogate per altri vent’anni, fino al 2045. La loro scadenza, invece, ha aperto ora a diversi scenari possibili per il futuro dello stadio.

Il Comune ha incaricato l’advisor Praxi di redigere una perizia per definire il valore effettivo dell’impianto. Successivamente verrà avviata una manifestazione pubblica di interesse, rivolta non solo al Torino di Urbano Cairo, ma anche ad altri eventuali investitori.

Gli sviluppi potrebbero essere molteplici: dall’ingresso di multinazionali o fondi d’investimento, fino a un eventuale acquisto dello stadio da parte dello stesso Cairo, che potrebbe persino valutare in seguito la vendita del club. Le prossime mosse saranno quindi decisive per delineare il futuro dell’Olimpico Grande Torino. A parlarne è stato ieri il numero uno granata, che in conferenza stampa ha detto la sua su questa delicata situazione.

stadio olimpico grande torino
Stadio Olimpico Grande Torino

Le parole di Cairo

Secondo quanto riportato dall'odierna edizione del Corriere Torino, per Cairo l'acquisizione da parte del club granata dello stadio Olimpico Grande Torino è una possibilità concreta, ma a patto che "le condizioni siano simili a quelle ottenute dalla Juventus", quando acquistò dal Comune, a prezzi molto favorevoli, il terreno dell'area Continassa su cui edificare lo il nuovo Stadium.

È un'opportunità. Ci siamo sentiti con il sindaco, abbiamo programmato l'incontro subito dopo agosto. A settembre ci vedremo: l'obiettivo di prendere lo stadio è legato allo sviluppo delle strutture. Non ci sono secondi fini, legati a una vendita, ma la voglia di pendere uno stadio se ci saranno le condizioni. La delibera del 2003 diceva che uno stadio e una squadra, uguali condizioni. Quindi mi aspetto che qui ci siano condizioni simili a quelle che ha avuto la Juve.


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