Il mondo del calcio lancia il suo grido di dolore finanziario ma, nel frattempo, continua a spendere e spandere con ingaggi principeschi e commissioni ai procuratori fuori da ogni logica. Si parla da anni (senza successo ) di un tetto salariale. Vediamo come è nato e si è sviluppato negli Stati Uniti, relativamente alla pallacanestro.
I salary cap ("tetto salariale") è un sistema utilizzato negli Stati Uniti per regolamentare il giro di denaro nelle leghe professionistiche sportive, che decreta qual è l'ammontare di denaro totale che ogni società può pagare per gli stipendi dei propri giocatori.
Il limite massimo varia da stagione a stagione ed è calcolato in base ai profitti della lega nella stagione precedente. Se il calcio,ad esempio a causa della pandemia, ha avuto bilanci assottigliati non può concedere stipendi come se non fosse successo niente Tale equilibrio serve per impedire alle società più ricche di acquistare tutti i giocatori migliori. Il salary cap viene fissato di anno in anno e se viene superato parte una tassa sul lusso.
E stiamo parlando degli Stati Uniti, che fanno della concorrenza un mantra, non di un Paese comunista….UEFA e Fifa puntano invece ad aumentare le entrate con proposte di nuove competizioni, calendari fittissimi con il rischio oggettivo che prima poi il giocattolo calcio annoi gli spettatori (paganti)


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