Un Torino che non sa più vincere ma che soprattutto non sa più segnare. È questo il resoconto generale che scaturisce facilmente dall’analisi delle ultime gare di Serie A della squadra Granata. Se la vittoria manca ormai da diverso tempo (dal 12 gennaio, per la precisione), fa specie considerare il dato effettivo circa i gol segnati: parliamo di sole quattro reti nelle scorse sei gare.

Troppo poco per puntare al sogno europeo che ad un certo punto del campionato sembrava addirittura possibile. La verità è che la squadra non è del tutto completa, per quanto concerne alcune pedine essenziali dello scacchiere di Juric, e che ha mostrato poco carattere in certe situazioni, al netto della sfortuna. Tutto ciò farebbe propendere ad un intervento della società sul mercato, in estate, con una vera e propria rivoluzione in avanti. Ma vediamo nel dettaglio.

Belotti: addio a fine stagione?

Andiamo con ordine. In primo luogo c’è da dire che un papabile partente è Belotti. Il “Gallo” è ormai vicino all’addio da diversi mesi: se ne parla da tempo e forse anche questo ha influenzato negativamente sulle sue prestazioni. Il fatto che possa lasciare Torino è evidente anche dalle varie quote dei siti di scommesse, come quelli che propongono un programma fedeltà agli utenti.

Un dato che forse non tutti conoscono lascia veramente perplessi. Il Torino è la squadra che attualmente risulta essere quella meno prolifica fuori casa: lontano dallo stadio amico, i Granata hanno segnato solo sette gol. Insieme a Norwich e Getafe, possono essere considerati tuttora il peggior attacco d’Europa, in tal senso. È ovvio che sono dati particolarmente importanti, che fanno riflettere anche in ottica futura.

L’attaccante lombardo è uno dei papabili ad abbandonare il Piemonte: il contratto è in scadenza a giugno e ancora un accordo con la società pare che non sia stato trovato. La sensazione è che Belotti abbia voglia di una esperienza differente.

Reparto da rivoluzionare

Al netto delle sensazioni negative circa la possibilità che Belotti rimanga a Torino, va detto che non è chiaro neanche il futuro degli altri giocatori di reparto. Per esempio, Sanabria. Il giocatore è in netta difficoltà e sembra non essersi ambientato nel tipo di gioco di Juric: ha realizzato solo 5 marcature in 25 gare e il suo riscatto è tutt’altro che cosa certa.

C’è poi Simone Zaza. L’ex Juve è un oggetto misterioso. Difatti, il tecnico non lo vede adatto al progetto: durante il mercato invernale, è stato più volte offerto a diverse squadre italiane e non solo, ma non se n’è fatto nulla. Sebbene il suo contratto scada a giugno 2023, una sua permanenza anche l’anno prossimo appare difficile.

Infine c’è il discorso legato a Pellegri. Il giovane attaccante ex Monaco e Milan ha voglia di rilanciarsi dopo i vari problemi fisici. A differenza dei precedenti nomi, sembra che in tal caso la società abbia la seria volontà di provare a puntare su questo talento puro, sperando che possa esplodere.


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