La Serie A si ferma, iniziano i Mondiali. E con il campionato in letargo è il momento giusto per analizzare il momento di forma delle squadre che occupano la parte alta della nostra classifica, quelle con velleità europee se non addirittura di vittoria.

Una vittoria che, al termine della prima fase di campionato, sembra saldamente nelle mani del Napoli di Luciano Spalletti, ancora imbattuto dopo 15 giornate e con la bellezza di 41 punti in cascina. Il resto delle squadre, invece, è tutta lì: raccolta in pochissimo spazio. Sono sei i punti che separano la Roma settima in classifica e il Milan secondo. Una distanza che fa tutta la differenza del mondo e che al suo interno vede squadre in stati di forma assolutamente diversi.

Partiamo proprio dalla squadra di Josè Mourinho, che ha concluso il 2022 con una vera e propria crisi: il derby perso per 1 a 0, i pareggi spenti e privi di idee contro Sassuolo e Torino. Secondo le quote proposte da Librabet, bookmaker internazionale del Gruppo Tranello, la Roma in Champions League si gioca a 3.50. Una quota più bassa rispetto al 4.00 dei cugini della Lazio che invece sono quarti in classifica a 30 punti. La squadra di Maurizio Sarri è apparsa però più quadrata, più compatta rispetto alla rivale cittadina, con le solite amnesie difensive, è vero, ma con una qualità di gioco in crescendo.

In crescendo come è ovviamente la Juventus, data per spacciata da molti commentatori e tifosi e ora di nuovo prepotentemente in corsa per la Champions League. Il suo approdo nell’Europa che conta si gioca a solo 1.44, a conferma di una forza e di una mentalità che riesce a superare avversità e crisi. Max Allegri è infatti riuscito a trovare la quadra, inserendo Fagioli e Miretti in un momento particolarmente difficile tra infortuni e squalifiche.

Se Inter e Milan sono praticamente sicure di un piazzamento Champions, l’Atalanta dovrà invece sgomitare parecchio ed è messa in lavagna a 4.00, ma la squadra di Giampiero Gasperini ha la qualità giusta per giocarsi il quarto posto fino alla fine. Le altre, per il momento, sono tutte abbastanza lontane: l’Udinese di Sottil dopo l’exploit di inizio anno adesso si ritrova a meno sei dal quinto posto, stessa lunghezza che separa il Torino dal piazzamento per la Conference League. Eppure, il campionato è ancora lungo. Una sorpresa, alla fine, potrebbe sempre uscire fuori. Una sorpresa dal sapore di Europa.


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