Duvan Zapata
Duvan Zapata

Il capitano del Torino Duvan Zapata, dal ritiro di Prato allo Stelvio, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti toccando numerosi argomenti. Ecco le sue parole riportate da TMW:

Su Baroni e le differenze con Vanoli

Sì, penso che il mister abbia le idee chiare e anche una sua filosofia. Ci sono differenze, i due allenatori, per me, sono diversi anche se stiamo lavorando con il modulo con il quale i ragazzi hanno finito la stagione scorsa. Ci sono concetti diversi e c'è anche un modo di lavorale diverso. Per rispondere alla tua domanda ci saranno modifiche sul modo di giocare che faremo.

Cosa ha chiesto il mister in particolare?

A me in particolare non ha chiesto ancora niente da fare sul campo. E andare nello specifico penso che siano temi che debba affrontare più all'allenatore. Però noi sicuramente ci abitueremo bene alle sue idee e ai suoi concetti. Si vede già fin da questo inizio di preparazione che i ragazzi si stanno abituando. Alla fine penso che sia una questione d’abitudine. Questo periodo ci serve anche per prepararci bene. Domani (oggi, ndr) faremo la prima amichevole e sicuramente già lì saranno messe in pratica le cose che sulle quali ci stiamo allenando.

Marco Baroni
Marco Baroni

Sul recupero

Io comunque già stavo lavorando con palla anche nel periodo in cui i ragazzi erano in vacanza. Però ora che piano piano mi sto inserendo nel gruppo ovviamente è un’emozione. E’ bello ritornare di nuovo a competere e allenarmi con i compagni. La cosa importante, che mi rende contento, è che sono in crescita. Come hai detto sono i primi allenamenti con loro e mi sono sentito bene quindi andrò in crescita e spero di continuare così.

L'orgoglio di essere capitano

E’ dalla stagione scorsa che sono il capitano e, come ho detto anche prima, per me è un orgoglio. Mi hanno scelto, per la verità non me l'aspettavo ed è stato per me un po' una sorpresa, però ho preso la fascia con molta responsabilità, una responsabilità che ci vuole quando si è il capitano di un club storico e importante com’è il Torino. 

Più che capitano mi considero un leader nel trascinare i ragazzi e per certi aspetti dando l'esempio, anche perché sono quasi il più vecchio, solo Antonio Donnarumma ha un anno più di me. Quindi tranne Antonio sono io il più vecchio per cui sento di avere anche questa responsabilità. 

Ce l'avevo già alla mia prima stagione quando ero appena arrivato al Torino, c’era ancora mister Juric, e allora ero io il più vecchio e già lì sentivo di avere la responsabilità di trascinare i ragazzi dando l'esempio ogni giorno sia durante gli allenamenti sia fuori dal campo, che è forse anche più importante. Spero quindi di continuare a trascinare i ragazzi e di svolgere bene questo ruolo.


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