L'indiscrezione di Pedullà: "Coco per ora non va via. Ecco quanto serve per cederlo"
Il difensore è al centro di numerose trattative di mercato

Ad eccezione dell'esterno Aboukhlal, la cui trattativa per il suo acquisto è emersa solo ieri e, in poche ore, è stata ufficialmente chiusa, le trattative di questa sessione estiva di calciomercato del Torino hanno un comune denominatore: sono molto lunghe e ricche di colpi di scena, sia per quanto riguarda gli acquisti che le cessioni.
Da Ngonge a Milinkovic, fino ad arrivare a Ricci, per vedere chiusa una trattativa di mercato i tifosi del Toro devono spesso attendere a lungo. Lo stesso discorso vale anche per Coco, difensore arrivato lo scorso anno dal Las Palmas, che è subito diventato titolare nella difesa a quattro, e in rari casi anche a tre, di mister Vanoli. In questa sessione estiva di calciomercato, Coco è stato al centro di numerose trattative, prima con il Qatar e poi con la Russia, tutte piene di colpi di scena.
Coco ad un passo dal Qatar, ma…
Partiamo dalla trattativa con il Qatar. La prima squadra a muoversi su di lui è stata l'Al-Duhail, che aveva messo sul piatto circa 15 milioni di euro, offrendo al calciatore un ricco contratto da 2,5 milioni di euro a stagione per quattro anni. Se l'offerta aveva stuzzicato la dirigenza granata, che sembrava aver accettato la proposta, il calciatore ha però deciso di rifiutare i milioni arabi, scegliendo di rimanere nel calcio europeo.
Per il Toro sarebbe stata l'ennesima plusvalenza di questa stagione, dopo quella di Ricci, ceduto a 25 milioni al Milan, e di Milinkovic-Savic, appena ceduto al Napoli in prestito con diritto di riscatto, che diventa obbligo al verificarsi di una determinata condizione non specificata, per 21 milioni di euro. L'investimento che il Toro aveva fatto lo scorso anno per il difensore della Guinea Equatoriale è stato significativo: 7 milioni di euro, ma vedendo le offerte provenienti dal Qatar e, successivamente, dalla Russia, sembra che lo sforzo economico sia stato ripagato.

Chiuso il capitolo Qatar, ora si apre quello russo
Chiuso il capitolo Qatar, sembrava che Coco potesse rimanere almeno per la prossima stagione al Torino. Tuttavia, per avere l'ufficialità bisogna ancora attendere: a offrire nuovamente 16 milioni di euro è stato questa volta lo Spartak Mosca, club russo che in passato si era interessato anche a Ilic. Con il club russo, però, la situazione è cambiata: da quanto riferito nei giorni scorsi, Coco ha accettato la proposta della squadra di Mosca, ma l'operazione non si è ancora conclusa. Inizialmente si pensava che il problema fosse legato a difficoltà burocratiche, molto comuni negli affari con club russi in questi ultimi anni.
Tuttavia, nelle scorse ore, l'insider di mercato Alfredo Pedullà ha svelato un indiscrezione: la cessione di Coco non è andata a buon fine perché i 16 milioni offerti al Torino sono stati considerati troppo pochi, ma questo non ha chiuso definitivamente la trattativa. Secondo Pedullà, infatti, un'offerta più alta, a maggior ragione dopo la cessione di Walukiewicz al Sassuolo, potrebbe far vacillare seriamente la dirigenza granata. A quanto ammonterebbe quindi l'offerta più alta di cui parla Pedullà? Le cifre non sono state scritte, ma se la dirigenza granata ha rifiutato i 16 milioni dello Spartak Mosca, è facile pensare che l'offerta giusta sia molto vicina a 20 milioni di euro, pressocchè simile alla valutazione fatta per Milinkovic Savic.