Ismajli al Torino, colpo intelligente: tutti i pro e contro dell’affare granata
A parametro zero e con esperienza in Serie A, l'albanese può diventare una pedina chiave della retroguardia di Baroni. Ma serve attenzione alla tenuta fisica

Il Torino ha chiuso un affare a basso rischio e potenzialmente ad alto rendimento. Ardian Ismajli, difensore centrale classe '96, approda in granata dopo aver salutato l’Empoli, dove si era affermato come uno dei centrali più affidabili delle ultime stagioni.
Con oltre cento presenze in Serie A tra Spezia ed Empoli, arriva con il profilo ideale per dare stabilità e profondità alla retroguardia di Marco Baroni. E lo fa da svincolato, un elemento che rende l’operazione ancora più vantaggiosa sul piano economico.
Vediamo nel dettaglio perché il Torino fa un affare – e quali sono i possibili rischi.
I pregi: solidità, esperienza, adattabilità
Nella stagione 2024-25, Ismajli è stato tra i migliori centrali della Serie A in quanto a numeri difensivi: terzo per intercetti (55) e sesto per palloni recuperati (76). Con una percentuale altissima di contrasti vinti (oltre l’80%), ha mostrato grande efficacia nei duelli, sia aerei che a terra.
Leadership silenziosa
All’Empoli ha indossato spesso la fascia da capitano. È un leader silenzioso ma ascoltato, capace di guidare la linea difensiva con ordine e maturità. Il suo approccio concreto e privo di fronzoli lo rende affidabile sia tecnicamente che mentalmente.
Versatilità tattica
Sa giocare in una difesa a tre o a quattro e, all’occorrenza, può adattarsi anche sul centro-destra o in posizione più esterna. Un jolly difensivo che si integra bene con i sistemi di gioco preferiti da Baroni.
Profilo low cost
L’ingaggio è in linea con la politica salariale del club. L’arrivo a parametro zero, dopo la fine del contratto con l’Empoli, riduce ulteriormente i rischi. È un profilo pronto, maturo, ma con ancora margini di crescita.